lunedì 5 novembre 2012

Piccolo uovo

E' indubbiamente uno dei libricini per bambini più coraggiosi che abbia mai letto. Piccolo uovo va alla ricerca del significato di "famiglia" e si imbatte in essa in tutte le sue forme: famiglia di single, famiglia composta da genitori omosessuali (gay e lesbiche) e famiglie multiculturali, ma su questo la letteratura per l'infanzia si è prodigata già molto. Appunto, si è fatto molto per la multiculturalità e ci stiamo avviando ad accettarla nonostante le recrudescenze razziste esplicite ed implicite a certi atteggiamenti di alcuni nostri politici. Adesso dovremmo ripartire dal significato della parola "famiglia" ed estenderlo ulteriormente, accettarne le nuove forme senza preconcetti.
Un libro coraggioso, ripeto, che consiglio a chi vuole insegnare ai propri figli ad allargare la propria mente, accettare ciò che è diverso senza chiedersi fino a che punto è diverso. Perché, in fondo, lo siamo tutti, e un criterio di normalità non ce lo può imporre nessuno, né la morale, né la natura.

Il libro ovviamente è stato criticato molto da chi non riesce a discostarsi dal concetto di famiglia tradizionale, per questo va lodato anche il coraggio della giuria del premio Andersen per averlo premiato.

http://www.lostampatello.com/catalogo3.html

Piccolo uovo
Ed. Lo stampatello
Testi: Francesca Pardi
Disegni: Altan

venerdì 19 ottobre 2012

Petizione Libreria Edison di Firenze

Copio/incollo, e scusate se non ho tempo per elaborare il tutto, un comunicato della Libreria Edison di Firenze costretta a chiudere entro la fine dell'anno. Il comunicato chiede che l'edificio dove adesso risiede la libreria rimanga a disposizione della cultura.
La cultura non si rottama come la politica, la cultura si alimenta. E se non vogliamo che Firenze diventi povera e triste come ha detto qualcuno (anzi qualcosa) firmate la petizione.
Poveri noi.

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È iniziata, all'interno dei locali della Libreria Edison di Firenze, una raccolta di firme per una petizione da inviare al Comune di Firenze: adesso è possibile firmare anche online.
Purtroppo per la Libreria Edison non ci sarà più niente da fare, è destinata alla chiusura entro la fine dell'anno.
Ma molto si può fare ancora per lo spazio in cui la libreria opera.
Infatti sull'immobile di piazza della Repubblica, così come su altri edifici che ospitano librerie, cinema e teatri, c'è da molti anni un vincolo di destinazione d'uso posto dal Comune. Tale vincolo garantisce che almeno il 70% dell'area debba continuare ad essere adibita ad attività culturale.
Tra l'altro quello di piazza della Repubblica è un spazio dove una libreria ha sempre ben funzionato e quindi, in questo caso, non varrebbe neanche una motivazione di convenienza economica per il cambio di destinazione.
Per evitare che il Consiglio Comunale cambi oppure interpreti in modo eccessivamente ampio tale vincolo, per evitare che il centro di Firenze si svuoti sempre più di attività a vocazione culturale, per far sì che in piazza della Repubblica possa di nuovo essere aperta una libreria,
vi invitiamo a firmare la nostra petizione.
I dipendenti della Libreria Edison e tutti coloro che non vogliono che il centro di Firenze si trasformi del tutto in una città vetrina e in un parco commerciale, ve ne saranno grati.
E se potete diffondete, GRAZIE!
I nostri contatti sono:
su facebook Librai Edison Firenze
e-mail rappresentanzaedison@yahoo.it

PETIZIONE AL SINDACO E AL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE
Petizione per il mantenimento del vincolo di destinazione d'uso sull'immobile di piazza della Repubblica 27/r dove ha sede la Libreria Edison di Firenze.
Al Sindaco e al Consiglio Comunale di Firenze, i dipendenti della Libreria Edison e i cittadini firmatari chiedono che il vincolo di destinazione d'uso, come da art. 57 comma 5bis delle Norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Firenze, venga mantenuto in vigore così come indicato nel testo aggiornato a febbraio 2012, con particolare riguardo all'immobile sito in piazza della Repubblica 27/r in cui ha sede la Libreria Edison.
Firenze, ottobre 2012
(referenti: Marida Maritato, Massimiliano Mascagni, Simone Vertucci, e-mail rappresentanzaedison@yahoo.it)

http://firmiamo.it/libraiedisonfirenze/


lunedì 8 ottobre 2012

Il mistero del London Eye

Questa recensione doveva andare online durante le olimpiadi, ma non ce l'ho fatta. La propongo lo stesso perché Il mistero del London Eye, vincitore del premio Andersen 2012, è un buon libro di avventura e mistero, dove la "diversità" del protagonista, affetto dalla sindrome di Asperger, non è trattata in maniera pedante e invasiva, non è il fulcro della storia, ma fa parte di una normalità di fondo che una metropoli come Londra accetta e ingloba. Londra è troppo caotica e veloce per accorgersi di chi, come Ted, "ha un cervello in cui gira un sistema operativo diverso da quello degli altri". Troppo presa in se stessa per preoccuparsi dei singoli londinesi. Così la scomparsa di Salim, salito sul famoso London Eye per poi sparire nel nulla, è motivo di approfondimento della psicologia di Ted e di Salim stesso; costringe la famiglia e gli amici a rallentare, anzi, fermarsi per un attimo per capire come mai Salim è scomparso. Spinge a chiedersi cosa può dare Ted con la sua "particolarità" alla famiglia e alla società stessa. A trovare un ruolo anche per lui.
Non lo definirei quindi un libro che parla di diversità o di disabilità. E' un libro che ci fa capire come sia facile perdere di vista i propri figli nella selva metropolitana. E' un romanzo che ci chiede di rallentare e ascoltare con maggior attenzione i nostri ragazzi.

Il mistero del London Eye
di Siobhan Dowd
Ed. Uovonero

Link alla pagina ufficiale

giovedì 13 settembre 2012

Roald Dahl Day


In occasione del suo compleanno oggi si festeggia il Roald Dahl Day. Oggi Roald Dahl avrebbe festeggiato 96 anni. Probabilmente non ci sentirebbe molto e vi risponderebbe bruscamente ogni volta.

Personalmente non ho ancora deciso quale sia il mio romanzo preferito. Le streghe mi inquietano, il GGG lo vorrei per amico. Vorrei visitare la fabbrica del cioccolato oppure viaggiare con lui su un biplano. Anzi, mi farei invitare a cena da lui per farmi servire un cosciotto di agnello.E se dovessi avere una figlia la vorrei esattamente come Matilda.
Vi lascio un'illustrazione proprio di Matilda, ovviamente del grande Quentin Blake.
Il vostro libro preferito di Dahl?

http://www.roalddahlday.info

lunedì 20 agosto 2012

Il giro del mondo di Michael Palin

Michael Palin è stato un Monty Python, e questo dovrebbe bastare per inquadrarlo. E' un grande attore, questo è certo. Terry Gilliam, altro Python, lo ha voluto nel suo capolavoro Brazil in cui ha avuto la possibilità di essere "cattivo" nonostante tutti lo chiamino "the nicest" per i suoi modi gentili e amichevoli.
Michael Palin è inoltre un grande appassionato di viaggi e sin dal 1980, sempre per la BBC, ha girato documentari molto interessanti. Ha iniziato con i treni, la passione che aveva sin da piccolo. Ha viaggiato nel Sahara, in medio oriente, in tutta europa e di ognuno di questi viaggi esistono interessantissimi documentari, alcuni dei quali importati anche in Italia e andati in onda su Rai 5.
Nel 1988 Michael Palin decise di raccogliere una sfida della BBC che consisteva nel ripercorrere le tappe che Phileas Fogg fece nel suo "Giro del mondo in 80 giorni", il romanzo di Jules Verne.
Da questo viaggio è nato un diario divertente e spassoso che purtroppo in Italia non è stato mai pubblicato. La Sagoma Editore ha aperto una sottoscrizione per arrivare ai 4.000 euro necessari per la pubblicazione del libro. In poche parole: potete anticipare i soldi del libro che contribuirete a far pubblicare.
Aiutare una piccola casa editrice è sempre cosa buona. Se siete appassionati di viaggi, dei Monty Phyton, o semplicemente volete leggere un buon libro divertente, intelligente e avventuroso, potete contribuire con almeno 2 euro. Con 10 euro avrete la versione Ebook del libro, mentre con 30 avrete l'ebook e il cartaceo.
I soldi verranno prelevati soltanto al raggiungimento dell'obiettivo.

Tutte le istruzioni sono al seguente link:
http://eppela.com/ita/projects/222/il-giro-del-mondo-in-80-giorni-un-python-zaino-in-spalla



mercoledì 6 giugno 2012

Bye bye Ray Bradbury

Riesumo il blog dopo un lungo periodo di inattività per omaggiare uno dei più grandi scrittori di fantascienza mai esistiti: Ray Bradbury.
Ciao ciao, Ray. Inutile elencare le tue opere, l'importanza del tuo lavoro e di quanto sia sempre attuale.
Ti voglio ricordare così.

mercoledì 9 maggio 2012

di Sendak e di Google Play

Iniziare parlando con la morte di Maurice Sendak non è bello, ma bisogna farlo. E' appena stato pubblicato un articolo sul blog dei Topipittori, Il mio obiettivo è non mentire, che consiglio a tutti di leggere e da cui estrapolo questa dichiarazione del geniale scrittore e illustratore americano:

«Credo che i bambini intuiscano il significato profondo di ogni cosa. Sono solo gli adulti che per la maggior parte del tempo leggono la superficie. Sto generalizzando, naturalmente, ma le mie illustrazioni non sorprendono i bambini.  Loro sanno cosa c’è in queste storie. Sanno che matrigna significa madre, e che il suffisso -igna è lì per evitare che gli adulti si spaventino. I bambini sanno che ci sono madri che abbandonano i loro bambini, emotivamente, non letteralmente. Talvolta vivono con questa realtà. Non mentono a se stessi. E vorrebbero sopravvivere, se questo accade. Il mio obiettivo è non mentire loro.»

Così come consiglio di leggere il suo classico più conosciuto: Nel paese dei mostri selvaggi.

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Infine c'è la questione del nuovo store online di Ebook di Google. Google Play ospiterà migliaia di libri a prezzi ben allineati con gli altri store disponibili. La differenza è che con Google i libri non dovranno necessariamente essere scaricati, basta consultarli online, dopo averli pagati ovviamente.
Niente di nuovo, dicevo, per quanto riguarda i prezzi degli Ebook che in molti casi arrivano a costare di più di una versione economica dello stesso libro. Chi si aspettava un po' di sana concorrenza, quindi, rimarrà deluso.

venerdì 4 maggio 2012

Giornata mondiale contro i DRM

Se c'è un motivo per cui osteggio gli Ebooks, gli ebooks reader e compagnia bella sono proprio i DRM. Sarebbe sufficiente il fatto di vendere libri in formato digitale a un prezzo maggiore di una edizione economica degli stessi libri (vedasi gli ebooks di Harry Potter) per farmi desistere, ma la questione relativa al marketing degli Ebooks è complicata. In poche parole, a mio parere, il supporto cartaceo non è un valore aggiunto alla storia, quindi al contenuto, ma piuttosto un limite. Spingere gli Ebooks significa quindi vendere la storia senza alcun supporto cartaceo, anzi, la possibilità di poterlo leggere ovunque con un lettore facilmente trasportabile, con una esperienza di lettura pressoché simile a quella dei vecchi libri, è ciò che le case editrici stanno enfatizzando per dare all'Ebook un "valore aggiunto" al prodotto "storia" e poter quindi alzare i prezzi. In Italia perlomeno sta avvenendo così. E questo, alla fin fine, soprattutto nel periodo di lancio di un prodotto in un mercato non maturo, ci potrebbe stare.
La cosa che fa capire senza alcun'ombra di dubbio a cattiva fede di chi vende e distribuisce Ebook sono proprio i DRM. I DRM non ti permettono di copiare il libro, né di prestarlo, né di regalarlo. I distributori sono in grado di cancellarti il contenuto di un Ebook senza preavviso, almeno stando alla pagina linkata in fondo a questo post (questo andrebbe verificato caso per caso). Insomma, questo è il prodromo di ciò che io chiamo IPERCONSUMISMO, quindi non spendere tanto comprando tante cose diverse, ma spendere tanto comprando tante volte la stessa identica cosa.
Credo che questo sia l'apice del consumismo in una società post-industrializzata. La digitalizzazione e i contenuti digitali hanno annullato la fisicità dei prodotti rendendo la percezione del possesso di una canzone e di un film "virtuale", mentre in realtà, l'iperconsumatore, non lo possiede affatto perché non è in grado di svolgere la maggior parte delle azioni che possiamo fare con un oggetto di nostra proprietà: prestarlo, rivenderlo o regalarlo. Possiamo soltanto distruggerlo, ma questo è ciò che vogliono loro.

4 Maggio. Giornata mondiale contro i DRM
http://www.defectivebydesign.org/dayagainstdrm/

martedì 24 aprile 2012

JK Rowlingate varie

Devo innanzitutto rassicurare tutti che sono quasi del tutto vivo e vegeto e che non ho avuto molto tempo per aggiornare il blog.
Parliamo di JK Rowlings. Grazie agli amici del forum del Parnaso Ambulante vengo a sapere che è in uscita il nuovo atteso libro di JK Rowlings. Atteso da chi? Un attimo dopo aver finito di leggere l'ultimo Harry Potter eravamo già tutti in astinenza. Abbiamo sopperito a ciò rileggendo la saga nella sua vecchia versione Salani, nella nuova traduzione, che credo sia giunta al terzo libro, e anche in lingua originale.
Adesso che è certo che sta sta per uscire  The casual Vacancy nessuno ne parla. Il fatto è che il fenomeno non era la scrittrice J.K Rowlings ma Harry Potter.
Peccato comunque, ho sperato fin da subito una bella serie di spin-off di HP. Ci sarebbe da sbizzarrirsi.
Il nuovo libro della Row sarà per adulti, non nel senso che è porno, ma non ci sono maghetti bizzarri e animali fantastici. La morte di Barry Fairwheather lascerà vacante un posto del consiglio comunale e questo scatenerà una serie di vicende, scandali, rivelazioni, ecc.
Il romanzo uscirà in lingua originale il 27 settembre, in Italia non si sa e non si sa neanche quale sarà la casa editrice che ha acquisito i diritti di pubblicazione. Non è scontato che sia la Salani.
Nel frattempo mi sono anche iscritto al sito Pottermore. Divertente, almeno all'inizio. Poi capisci che questo sito è stato studiato per i più piccoli e ha troppe, troppissime restrizioni. Tant'è che ancora mi chiedo a che serva regalare gli oggetti trovati. In poche parole, una volta iscritto, devi ripercorrere tutta la trama del primo libro di Harry Potter interattivamente. La maggior parte delle volte si tratta soltanto di scovare oggetti nascosti in una animazione Flash. Neanche troppo difficile. Alla fine del libro avrai acquisito la trama, che ovviamente già sapevamo, oggetti inutili, galeoni d'oro, figurine delle cioccorane da collezionare e  ingredienti per pozioni. Puoi fare due cose quindi: duellare con altri maghetti scagliando sortilegi di varia difficoltà e preparare pozioni. La prima cosa è forse divertente se non fosse che con un po' di pratica capisci come fare e alla fine tutti raggiungono più o meno il massimo del punteggio. La seconda opzione, la preparazione delle pozioni, è complicata. Ho fatto esplodere due calderoni. Forse è troppo complicata, manca una sorta di via di mezzo.
Tutti aspettano che venga sbloccato il secondo libro di Harry Potter, La camera dei segreti, e speriamo che in questo modo aumenti l'interattività e vengano sbloccati giochi più divertenti. Un qualsiasi giochino in flash di facebook è migliore, per adesso.
Da oggi, su Pottermore, è possibile anche acquistare gli Ebook in italiano della serie al prezzo di 7,99 euro (marketing de noantri) quando sappiamo che una qualsiasi versione economica costa su BOL la bellezza di 7,65 euro scontato del 15%.

Ah, io sono un serpeverde e l'ultima domanda del cappello parlante è stata: testa o croce?

martedì 10 aprile 2012

Festival delle vanità

Del Festival dell'inedito ne hanno parlato già in molti e con molto più criterio. Mi limito quindi a riportare dei link:

http://bookblister.com/2012/04/04/la-festilnovela-dellinedito/

http://andrea.horror.it/2012/03/festival-dellinedito-ma-davvero/

http://andrea.horror.it/2012/04/festival-dellinedito-e-i-ceffoni-presi/

Letti? Bene. Sono d'accordo con Andrea G. Colombo sul fatto che esiste un GAP enorme tra domanda e offerta nel mercato dell'editoria, ovvero tanti scrivono e pochi pubblicano, ma a mio parere non è soltanto questo. Il GAP c'è sempre stato, c'è sempre tra domanda e offerta. Ciò che è cambiato negli ultimi anni è il rapporto tra le case editrici e gli autori inediti. Semplice: gli autori inediti vengono ignorati. Voi che tentate di proporre un manoscritto a un editore, grande o piccolo che sia perché i piccoli non si comportano meglio, non hanno neanche la soddisfazione che descriveva Stephen King in On Writing, quel senso di appartenere al "giro" anche soltanto per aver ricevuto una lettera di rifiuto. Credo che nessuno di noi possa vantare numerose lettere di rifiuto perché, appunto, non le mandano più. E non costerebbe neanche tanto: esistono le email.
Basterebbe una considerazione migliore per quelli che in fondo sono la loro potenziale fonte di reddito.Anche poche righe prestampate, magari un piccolo consiglio ogni tanto, un "lascia stare, trovati un lavoro vero", cosa ormai quasi impossibile, potrebbero fare la differenza e fare in modo che quell'inedito rifiutato venga riscritto e non spedito a una casa editrice a pagamento o peggio a un concorso che ti chiede soldi per darti nulla in cambio.
Basterebbe questo, a mio parere.

PS: Non pagate, né per pubblicare né per partecipare a concorsi!

martedì 3 aprile 2012

Volo


Non è colpa di Fabio Volo, ma di chi condivide le sue frasi come se fossero chissà quali perle di saggezza. La curiosità mi ha spinto a cercare le migliori e condividerle sottolineandone il valore intellettuale con un titolo in grassetto (mio). Tranne la terza frase che al posto del titolo ha una foto.


Frasi fatte
È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta.


Preliminari
Ogni donna dovrebbe incontrare un uomo che la prenda per mano e la guidi verso la propria intimità.


Lei è il paese dove voglio vivere.

Fatalismo
L'amore è come la morte: non sai mai quando ti colpirà.

Banco dei pegni
Ciò che dai è tuo per sempre....

L'importante è la salute
Ricordati, la vita è una malattia mortale, per cui bisogna godersela. Oggi stai bene? Approfittane!

E' la somma che fa il totale
Spesso si vive come se fosse per sempre e ci si dimentica degli attimi.

Fisica applicata
Potresti essere la mia perdita di equilibrio. L'equazione del mio caos.

Schizofrenia
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.

Un nuovo tipo di droga
Le donne sono belle da respirare.

Si
C'è qualcosa di più bello al mondo che una donna non lo contenga già in uno sguardo?

Ah, lui lo chiama "ritmo"
Conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo...

'na spintarella?
Mi sono seduto sul bordo della vita e con i piedi a penzoloni ho guardato l'infinito respirando il suo profumo.

Supercazzola prematurata
La vita non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade.

Godot
Non importa quanto aspetti, ma chi aspetti.

Non capisce
Non capisco dove sta la mia libertà, non capisco da cosa sono schiavizzato.

Tornate indietro quando potete
Vorrei che anche nella vita e non solo in strada ci fossero i segnali, per sapere quando proseguire, quando girare o dare la precedenza...

Oppure 50 Euro
Erano state le lacrime ad aprirmi la porta della sua vera intimità.

Effetto boomerang
Era come se andando via in realtà avessi preso la rincorsa per tornare più vicino.

Hai presente il suo presente?
Dava l'idea di essere una donna che dona tutto, ma non regala niente.

Apparizioni mistiche e scarabeo
Da quando ti ho incontrata è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu.

Stalker
Mi sono seduto nella sala d'attesa. C'era una ragazza che sfogliava senza interesse una rivista. Mi piace stare in una stanza con una donna. Anche quando prendo il treno, se entro in uno scompartimento e ci trovo una donna sono più contento. E se non c'è continuo a cercare finché la trovo. Non è che poi le rivolgo la parola, o ci parlo, o ci provo per forza, anzi, ma mi piace che sia lì. Mi piace la loro compagnia anche se silenziosa e sconosciuta. Le donne sono belle da respirare.

Presa di coscienza
Io ho avuto tantissimo dall'Italia perché è un Paese che premia la mediocrità.

Mica chi scrive libri come quelli...
I veri eroi sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca di un bar o di un'officina, che vanno in un ufficio, in una fabbrica. Che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza. Sono coraggiosi. Gli eroi veri non stanno a cavallo

E le zanzare?
Ho letto da qualche parte che il vero motivo per cui si sono estinti i dinosauri è perché nessuno li accarezzava. Bisogna sperare che l'uomo non faccia lo stesso stupido errore con le donne.

lunedì 26 marzo 2012

Alice senza niente

Ci sono dei libri che sono talmente veri da pentirti di averli letti. Romanzi che ti danno la nausea, che alimentano con quel senso di impotenza che stavi a fatica nascondendo perché ne hai paura.
Così è Alice senza niente di Pietro De Viola edito da Terre di Mezzo.
E' difficile parlarne proprio perché dopo averlo letto vorresti dimenticarlo e pensare che no, non è tutto vero, che i giovani in fondo hanno qualche speranza, un piccolo futuro da coltivare e far crescere. Pietro De Viola non lascia nulla di compiuto, il suo pensiero è reale quanto pessimista. La sua visione delle cose è atrocemente scaraventata contro la realtà di un lavoro che non arriva mai, di spese sempre incombenti, con la voglia di essere definito almeno "precario", perché anche quello, in fondo, sta diventando uno status privilegiato.
E' forse il miglior libro che ho letto sull'argomento. Ha parecchi spunti di riflessione, andrebbe analizzato quasi paragrafo per paragrafo. Anche la dissertazione metaletteraria finale meriterebbe un capitolo a parte di una lunga recensione. Così come il fatto che il libro è in qualche modo "incompleto", senza un vero finale. Credo che possa essere un modo per dire che le cose non stanno cambiando, e se dovessero farlo, non sarebbe sicuramente in meglio.
E' un romanzo che meriterebbe una collocazione editoriale migliore, un po' di attenzione dei media e, perché no, delle scuole, come avvertimento.
Un libro da far leggere alla Fornero per farle capire che le lacrime non sono tutte uguali, le lacrime sono classiste.

http://www.alicesenzaniente.altervista.org/

lunedì 19 marzo 2012

di CRUDE e di cotte!

Segnalo volentieri un libricino molto carino di Alessandro Gigli ed edito da Principi & Princìpi, una piccola casa editrice per l'infanzia.
di CRUDE e di cotte! è una raccolta di filastrocche e racconti sul tema del cibo selezionati da altri libri dello stesso autore: La favola del pane, Gianni e la città di Lac, Storia di un burattino, Storielline da mangiare , Parole in gioco, Senza storia, Briciole.
Ne è risultato un libro originale, con buone trovate stilistiche in alcune filastrocche e con delle belle e croccanti illustrazioni di Andrea Rauch.

 Queste composizioni sono un modo per raccontare la fame, non come esperienza drammatica legata alla precarietà, non una fame dickensiana (questa espressione la brevetto!) quindi, ma piuttosto un gioco metaforico alla ricerca di "cibo" per lo stomaco e per la mente. Un gioco divenuto anche piéce treatrale nel 2011.

"Ogni storia nasce da un'idea,

da una parola che poi germoglia,

e intorno a questa cresce tutto il racconto."

http://www.principieprincipi.com/fare-teatro/crude-cotte.html

martedì 13 marzo 2012

Quanti libri ho comprato negli ultimi 6 mesi?

Tiro le somme, o sarebbe da dire: "tiro le sottrazioni". Da quando hanno approvato la legge sui libri ho comprato almeno un terzo dei libri che compravo prima. Soltanto una volta ho comprato il libro in una libreria "normale" e a prezzo pieno, si tratta de Il messaggero di Lois Lowry che ero ansioso di avere per poterlo leggere in fretta. In tutti gli altri casi mi sono servito da: bancarelle, libri usati, libreria con offerte speciali e sconti al di sopra della media come nella libreria Trovalibri di Roma (zona Colli Albani, per chi fosse interessato).
Almeno la metà dei libri che ho letto l'ho presa in prestito in biblioteca.
La legge sugli sconti, insomma, vista dal punto di vista di un comune utente del libro, un forte consumatore di industria culturale cartacea, mi ha danneggiato.
Non me ne vogliano quelli dei Mulini a vento, ma ho praticamente smesso di comprare i loro libri non per ripicca o altro ma perché, purtroppo me ne sono reso conto, se devo diminuire la quantità di libri letto mi sposto inevitabilmente sul mainstream. Questo lo ammetto con amarezza.
A chi ha giovato la legge Levi? Care piccole case editrici che l'avete sottoscritta, siete sicure che questo va a vostro favore? Dov'è la riduzione dei prezzi che avrebbe dovuto seguire questa legge? I libri costano sempre tanto, troppo. I consumatori hanno sempre meno soldi in tasca e se hanno venti euro da spendere per un libro, siete sicuri che comprino i vostri e non quelli iper-pubblicizzati di Faletti o Coehlo, tanto amati da Pietro Citati?

http://leggesulprezzodellibro.wordpress.com/2012/03/12/citati-sul-prezzo-del-libro/

domenica 11 marzo 2012

Niente panico...

... non ti abbiamo dimenticato.
Auguri, Douglas!

E pensare che a Londra fanno uno spettacolo celebrativo con molti attori tra cui Stephen Fry e un paio di Monty Phyton...

domenica 4 marzo 2012

e le traduzioni

Stavo per dire che La piccola Dorrit è il peggior libro di Dickens quando decido di comprarne un'altra versione, completamente differente.
Allora mi viene il dubbio: non è che 'ste traduzioni sono fatte male?  Scarico l'ebook in lingua originale e scopro praticamente tutto un altro mondo. Insomma, Dickens non poteva scrivere così male, con uno stile scialbo e poco accattivante.
E non è la prima volta che mi capita.
Ormai prima di comprare un classico cerco di capire bene com'è la traduzione. Per quanto riguarda i libri per l'infanzia poi, in molti casi, non si tratta di una vera e propria traduzione, ma di un adattamento e semplificazione che a mio parere dovrebbe essere segnalata in copertina. Soprattutto quando si tratta di traduzioni fatte da autori famosi in realtà stiamo parlando di vere e proprie "riscritture". Se questo non viene segnalato si tratta di una vera e propria vendita ingannevole. Ho faticato molto prima di trovare una edizione di Heidi decente.
Se proprio dovessi comprare un lettore Ebook, e la cosa nonostante tutta la mia ritrosia nei confronti di questi aggeggi sta lievitando nella mia mente come una pagnotta, sarà per poter leggere vecchi classici in lingua originale. Gratuiti e ottimi per rispolverare quel po' di inglese che mi ricordo.

lunedì 27 febbraio 2012

Letteratura per l'infanzia a Frascati

Torna a Frascati la manifestazione dedicata alla letteratura per l'infanzia organizzata dal comune di Frascati, la biblioteca per ragazzi "Casa di Pia" e la casa editrice Anicia Ragazzi.
Il programma, molto ricco, occuperà il periodo compreso tra il 5 e il 12 marzo. Tra le varie iniziative ricordo una mostra personale di Chiara Rapaccini che riceverà contestualmente un premio speciale alla carriera (Scuderie Aldobrandini, lunedì 5 marzo, ore 16:00).
Mercoledì 7 marzo invece ci sarà una lettura condivisa di Orzowei, il classico della letteratura per l'infanzia scritta da Albero Manzi (a partire dalle ore 10:00 del 7 marzo). Al maestro Manzi verrà inoltre dedicata una mostra e una conferenza in cui verranno proiettati vecchi video della trasmissione Non è mai troppo tardi (Auditorium delle scuderie Aldobrandini, mercoledì 7 marzo, ore 17:00).

Programma completo (sperando che sia definitivo):

DIVERSITÀ, SPERANZA, IRRIVERENZA
Mostra e iniziative sulla lettura e letteratura per l’infanzia.
Sesta edizione

5 marzo / 12 marzo 2012
FRASCATI Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6

gli illustratori delle collane Anicia Ragazzi
Yana Bukler, Serena Intilia, Giorgia Ponticelli, Eva Rasano, Francesca Irene Thiery, Francesca Titone
                                                                  espongono le loro opere

sezione  speciale della Mostra dedicata a Chiara Rapaccini

Lunedì 5 marzo  ore 16.00
Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6
Premio alla carriera alla scrittrice e illustratrice Chiara Rapaccini

Intervengono:
Stefano Di Tommaso, Sindaco di Frascati
Gianpaolo Senzacqua, Ass. alle Politiche Culturali
Armanda Tavani, Ass. alle Politiche Educative
Giovanni Moretti, Università degli Studi Roma Tre
Saluti dei Dirigenti scolastici: Paola Felicetti, 231° CD; Giuseppe Barbaro, 230° CD; Marisa Mazzocco, S.M.S. T. Buazzelli; Rosanna Catania, Luisa Bagatella e Clara Gratton, docenti; Alessia del Ciotto, Biblioteca Ragazzi Casa di Pia.
Coordina la parte musicale il Maestro Giuseppe Sellari, Ass. Officina delle Arti

ore 17.30 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6
Inaugurazione della Mostra degli illustratori

Martedì 6  marzo
ore 10.30 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini,
Brevi storie
I bambini delle classi terze scuola primaria incontrano
Tiziana Merani e Eva Rasano autrici del libro
La danza delle volpi e altre storie

ore 10.30  - Biblioteca Ragazzi Casa di Pia Piazza Marconi 6
Abitare il mare
I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado incontrano
Mirella Delfini, autrice del libro: La vita segreta dei piccoli abitanti del mare


Martedì 6  marzo 
ore 10.30 - Sala Nano Mondo, Villa Sciarra
Inaugurazione della Mostra  “Librincontro: scienze e sostenibilità”
apertura sino al giorno 12 marzo.
Intervengono: Stefano Di Tommaso, Sindaco di Frascati; Paola Felicetti, Dirigente Scolastico 231° CD, Giuseppe Mazzitelli Presidente Frascatiscienza; Giampaolo Gratton, Frascatiscienza; Angela Del Sole, docente referente ambito scientifico 231° CD; Elisabetta Valente, Presidente Associazione dei genitori del 141° CD - rete biblioteche; Maria Micheli, docente.
Partecipa Stefano Panzarasa autore del libro L’orecchio verde di Gianni Rodari

Il cielo in una scuola
Durante il periodo di apertura della mostra si svolgeranno incontri e laboratori aperti. Dal 6 al 10 marzo visite guidate al Planetario itinerante, a cura dell’Associazione Tuscolana di Astronomia (presso la palestra del Liceo classico M. T. Cicerone, Via Don Bosco n. 8)

ore 14.00 - Sala Nano Mondo, Villa Sciarra
Visita guidata alla Mostra “Librincontro: scienze e sostenibilità”.
Laboratorio aperto per bambini della scuola dell’infanzia a cura di Patrizia Sorba.


Mercoledì  7  marzo dalle ore  10.00
Lettura condivisa del libro Orzowei di Alberto Manzi
Maratona di lettura per tutte le età
- attraversando i luoghi della città:
Centro Anziani – ore 10.00
Piazza del Mercato  – ore 11.30
Piazza S. Pietro – ore 15.30
Bar degli specchi e Via Cesare Battisti – ore 16.30
Auditorium delle Scuderie Aldobrandini  - ore 17.00
In collaborazione con Roberto Gandini e gli attori del Teatro integrato Piero Gabrielli

ore  17.30 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini 
Non è mai troppo tardi: omaggio al maestro Alberto MANZI
Proiezioni video e interventi di Sonia Boni Manzi, docente; Paolo Mazzoli, capo della segreteria del Sottosegretario di Stato Marco Rossi-Doria.
Mostra “Storia di un maestro”, in collaborazione con il Centro Alberto Manzi.
Partecipano gli Oliver Onions - Maurizio e Guido e De Angelis.

Giovedì 8  marzo
ore 10.00 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini
Terra Madre. Viaggio vero nel paese reale
proiezione di Biùtitiful cauntri, di Esmeralda Calabria,
Andrea D’Ambrosio, Peppe Ruggiero.
I ragazzi della scuola secondaria di primo grado incontrano
Esmeralda Calabria, regista e  ………. …. Associazione Libera.


ore 15.00 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini
Donne e scienza. L’amor filiale e l’amor fraterno
Incontro con: Raffaella Schneider, Laura Pentericci (INAF/Osservatorio Astronomico di Roma) e Simona Gallerani (Scuola Normale Superiore di Pisa)
Proiezione intervista a Michela Mapelli, ricercatrice INAF.
Letture dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado tratte da:
Livio Gratton, La scoperta del cielo.


Venerdì 9 marzo
ore 10.00 - Sala degli Specchi di Palazzo Marconi
I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado incontrano Roberto Ormanni,  giornalista e autore del libro Il cinema di cartone (animato) 150 anni di magia da Topolino, Braccobaldo e Betty Boop ai Puffi, l’Era glaciale, Shrek, Cattivissimo me…
Proiezioni video

ore 10.30 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6
Fuori dalle mura
Gli alunni della classi quinte della scuola primaria incontrano 
Antonio Ferrara e Serena Intilia autore e illustratrice del libro
Ti aspetto fuori

ore 10.30 - Sala Nano Mondo, Villa Sciarra
Ascolto e ricordo
Incontro laboratorio dei bambini delle classi seconde della scuola primaria con Anna Maria Gozzi e Giorgia Ponticelli autrici  del libro La voce del noce

ore 15.00 - Biblioteca Ragazzi Casa di Pia
I colori della  diversità
I bambini delle classi prime incontrano Anna Aluffi Pentini e Francesca Irene Thiery, autrici del libro Bluo e Verdola
Sabato 10  marzo ore 11.00
ore 10.30 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini
Diari di bambini irriverenti
presentazione del libro Papelucho e sua sorella Yi, di Marcela Paz, classico della letteratura per l’infanzia cilena, Gian Burrasca del nuovo millennio. In collaborazione con l’Ambasciata del Cile. Le classi quarte della scuola primaria incontrano Yana Bukler, illustratrice e Giovanna Mazzuca, traduttrice.

Caccia al tesoro e visita animata alla mostra
“Diversità, Speranza e Irriverenza”  - a cura di Patrizia Sorba.

Domenica 11  marzo
ore 11 - Centro anziani, Padiglione della Pace, Via Matteotti 57
Lettura condivisa, per  nonni  e nipoti
del libro/e-book, L’albero, di Silverstein Shel
Partecipa Maurizio Bettelli, artista del legno.
In collaborazione con il Centro anziani.

Lunedì 12  marzo
ore 9.30 - Sala Nano Mondo, Villa Sciarra
H2O: laboratori con Giovanni Fares, Associazione Ludis

ore 10.30 - Auditorium delle Scuderie Aldobrandini
Memorie
I ragazzi delle scuole secondarie di primo grado
incontrano Luciano Tas autore del libro
Robin Hood sbarca in Italia.(Anzio, gennaio 1944)

ore 17.00 – Sala Polivalente della S.M.S. Tino Buazzelli
Le nuove forme del libro: libro animato, e-book e ricerca educativa
Incontro con genitori, insegnanti, educatori e bibliotecari.
Intervengono: Stefano Di Tommaso, Sindaco di Frascati
Giovanni Moretti, Università degli Studi Roma Tre
Ilaria Bevilacqua, educatrice; Adele Urso, docente; Ester Dominici, Direttrice del Consorzio delle Biblioteche dei Castelli Romani; Luisa Marquardt, IASL-IFLA; Michele Mapelli, giornalista; Alessandra Croce, docente.

Informazioni
Edizioni Anicia Ragazzi – www.aniciaragazzi.it
Info@aniciaragazzi.it - Tel. 06.5894742

B.A.S.C. - Biblioteca Archivio Storico Comunale
basc@comune.frascati.rm.it - Tel. 06.94299013

Biblioteca Ragazzi Casa di Pia
Tel. 06.9417674
231° Circolo Didattico di Frascati
villasciarra@virgilio.it - Tel. 06.9422630

mercoledì 22 febbraio 2012

Come si scrive una recensione (!?!?)

Non so come si scrive una recensione, e neanche mi interessa granché. Così come non mi interessa e mai mi interesserà entrare nelle élite dei blog che parlano di libri, in fondo non ne sono degno, ma neanche di quei tre o quattro blog che parlano di letteratura per l'infanzia. E di questi l'unico non addetto ai lavori mi sa che sono solo io.
Non so come si scrivano le recensioni, so soltanto come non si scrivono: ripetendo a pappagallo il comunicato dell'ufficio stampa. In molti e anche prestigiosi casi leggo pessime recensioni proprio per questo motivo: dieci righe di sinossi, che si possono leggere anche in quarta di copertina, e due righe del tipo: "Il libro mi è piaciuto perché scorre bene, si fa leggere". Quel "si fa leggere" poi mi fa venire l'orticaria.
Forse le recensioni si scrivono così e non lo so. Esiste un corso segreto per "recensori" di cui non sono a conoscenza e in cui non entrerò mai. La cosa certa è che fare da ufficio stampa per le case editrici non è da me e non penso che farò mai una cosa del genere.
Cerco di distinguere bene la recensione dalla segnalazione. Nel caso de Il messaggero, ad esempio, era una segnalazione. La considero tale perché il libro ce l'ho ma non l'ho ancora letto. Sembra scontato ma non è così. Il fatto che possa essere confusa con una recensione dimostra quanto sia basso il livello delle recensioni sia su carta e purtroppo anche sul web. Una vera recensioni, nel mio modo di vedere le cose, è quella che ho fatto di The Giver.
Deve partire da uno spunto, un'idea, e deve essere sviluppata fino in fondo. Il più possibile, anche se sbagliata. Le vere recensioni sono impegnative. Richiedono la rilettura non soltanto del libro, ma di tre o quattro libri dello stesso autore o dello stesso genere. Devi rileggere quei saggi che in qualche modo ritieni pertinenti e che devi citare.
Le recensioni o si fanno bene o sono spazzatura, non c'è via di mezzo. E sono impegnative, dure, rare come l'acqua su Marte.
E mi duole davvero vedere che gli stessi che si lamentano della qualità dei libri pubblicati in Italia poi si abbassano allo stesso livello recensendoli. La stroncatura, a maggior ragione, deve essere ancor più motivata e documentata. Scrivere dieci righe di sinossi e poi terminare con "questa è una porcata scritta da un analfabeta, ecc.. ecc." ti porta al suo stesso livello. Come diceva Groucho (quello di Dylan Dog senz'altro ma non so se questa battuta l'ha pronunciata anche quello vero): "Non bisogna litigare con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza".
Ecco, siamo a questi livelli.

giovedì 16 febbraio 2012

Scaricare libri gratis

Data la recente chiusura di Library.nu, un sito che offriva migliaia di ebook piratati e gratuiti, vi do un paio di consigli su come leggere a scrocco i vostri libri preferiti.

Recatevi alla biblioteca del vostro paese e iscrivetevi. La tessera in molti casi è gratuita, in altri casi si pagano pochi euro l'anno. Con questa tessera potete accedere a migliaia di libri gratuitamente e ultimamente, con il servizio di Medialibrary, ad un vasto repertorio di prodotti multimediali.

Scaricate un libro dalla vostra biblioteca più vicina.
Non volete correre il rischio di passare come terroristi, vero? Non volete spendere centinaia di euro per un lettore Ebook che poi potrebbe cancellarvi i file, che potrebbe accedere alle vostre informazioni personali senza consenso, che non vi permetta di tenere qualcosa, un ebook, che voi avete regolarmente acquistato e che non potete neanche prestare al vostro migliore amico.
Il costo dei libri è aumentato a dismisura. Ormai è difficile comprare un libro a meno di venti euro. I tascabili costano più di dieci euro in molti casi, ovvero quanto pagavamo una volta un libro a copertina rigida e rilegato. Un ebook costa almeno 2/3 del libro normale quando invece dovrebbe costare due o tre euro.
Lasciate stare. Con quei cento euro di lettore Ebook potete abbonarvi alla vostra biblioteca per almeno dieci anni.
Dovete sostenere le vostre biblioteche, non le multinazionali.

domenica 12 febbraio 2012

Il messaggero

Arriva, dopo mesi di estenuante attesa, il terzo ed ultimo capitolo della saga di Lois Lowry dedicata alla fantascienza distopica per ragazzi. La saga, iniziata con estrema bravura tramite The giver e continuata con sufficiente accortezza in La rivincita, ha in questo terzo volume, Il messaggero, il suo giusto epilogo (1).

Il libro arriva in Italia con otto anni di ritardo. Il primo volume di questa trilogia fu pubblicato inizialmente dalla Mondadori con il titolo Il mondo di Jonas. Poi, purtroppo, decisero di non continuarono la saga. Forse i tempi non erano maturi, forse il successo di Bambini nel bosco di Beatrice Masini e Metò di Yves Grevet ha dato il giusto input per convincere quelli della Y Giunti a pubblicare questa interessante saga dedicata alla fantascienza distopica, un genere non troppo usuale per quanto riguarda la letteratura per ragazzi ma che ultimamente ha avuto un discreto proselitismo anche in Italia, cito tra gli altri Oltre la soglia di Tito Faraci, che comunque è, forse e giustamente, più influenzato dai fumetti che dalla letteratura di genere.
Il messaggero è già disponibile in libreria.

Sinossi da IBS:
Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.

Potete leggere qualche pagina qui:
http://y.giunti.it/images/stories/sfogliabili/IlMessaggero/

(1). In realtà sul sito della Y Giunti vedo scritto: Lois Lowry ci ha fatto sapere che sta scrivendo un quarto libro della saga di "The Giver".  "Il Messaggero" diventa quindi un nuovo fondamentale episodio di una ben più ampia storia, che non dovete assolutamente perdere.
Comincio a odiare le saghe...

martedì 7 febbraio 2012

Versatile blog Award

Che d'è? E' un modo per spammarsi a vicenda e aumentare un po' di accessi. Lo faccio anch'io, nonostante abbia difficoltà a raccontare cose di me stesso.
Per la segnalazione di questo "spamma tu che spammo io così fornichiamo virtualmente"  ringrazio tanto Dalailaps
Ringrazio inoltre Davide La Rosa per aver linkato questo blog e avermi fatto fare ben 124 accessi in un giorno. Un record. E ovviamente ciò che scrivo non interesserà a niuno di essi, quindi La fenice tornerà nella media dei 50 hits al giorno. Che di questi tempi è già qualcosa. Speriamo che non tassino pure questi.
The Most Versatile Blogger Award richiede di parlare un po' di sé e di linkare altri blog. Dato che sono asociale nella vita reale quanto in quella virtuale non ho molto link. Segnalo  http://tanzaku.wordpress.com/  un blog di Haiku della mia amica Etain.

Adesso veniamo a noi. Mi ero riproposto (è nella mission di questo blog) che avrei parlato sempre di libri. Quindi qualcosa sui libri devo metterci per non essere OT.
Sette cose di me che non ho mai detto, almeno qui.

1 - Il mio primo e unico romanzo letto da bambino è stato Le avventure di Tom Sawyer. Forse questo l'avevo accennato, ciò che non ho detto è che quel libro aveva le pagine strappate e dovetti saltare ampi stralci di storia. Leggere tanta letteratura per l'infanzia oggi è un modo forse per compensare quella frustrazione.
2- Le volte in cui ho versato lacrime per un film o telefilm:
   * Antarctica, uno struggente finto documentario in cui dei cani vengono abbandonati al polo sud e
       muoiono  uno dopo l'altro.
   * Schindler's list. Per ovvi motivi. In particolar modo la scena con il treno pieno di bambini.
   * Up. Uno dei migliori, se non il migliore, film della Pixar.
   * Il finale della serie televisiva Six feet under.
   * La morte di Piton (Snape) nel film.
   * Smallville. Il finale in cui Clark Kent sul tetto di un palazzo si strappa la camicia mostrando il simbolo di
      Superman
3- Quando avevo (credo) sui 17 o 18 anni programmai un virus in linguaggio assembly e lo feci girare nella mia scuola. Credo che più di un hard disk ci abbia rimesso le penne. Lo feci perché il mio prof. di informatica mi mise un misero SEI in un compito in classe che definire "perfetto" era poco. Gli ero antipatico. Questo è il motivo per cui poi non ho intrapreso con decisione la carriera universitaria e ho abbandonato quasi subito. Credo che questo reato sia caduto in prescrizione. Spero.
4- I romanzi che non ho letto o finito di leggere e di cui di norma uno si vergogna di non averlo fatto e dice..."eh sì, l'ho letto vent'anni fa... ma non mi ricordo molto".
  * I fratelli Karamazov
  * Ulisse di Joyce
 * Il nome della rosa. Ho letto che Umberto Eco vuole riscriverlo proprio perché lo ritiene pesante e vuole renderlo fruibile anche a noi umili mortali. Vedremo frati che sbrilluccicano? No, non lo fare dottor Eco, lasciaci pensare che abbiamo ancora molto da imparare.
 * Cime tempestose. Mi sono fermato a 80 pagine dal termine. Sto recuperando con l'audiolibro.
5- L'unica casa editrice che si è interessata al mio manoscritto è stata la Mondadori. Non l'ho mai detto prima, non volevo farlo. Tanto non penso che scriverò altro.
6- Uno dei miei cartoni animati preferiti, se non il mio preferito in assoluto, è Candy Candy. Mi piace perché è un vero e proprio romanzo di formazione sotto forma di animazione. E' una bella storia, bei personaggi. Ho anche aperto una fan page su Miss Pony e Suor Maria su facebook.
7- Quando vedo dei cani abbandonati mi prende un'angoscia indescrivibile. Appena potrò aprirò un rifugio per cani abbandonati. Non nel polo sud, ovvio.
 

giovedì 2 febbraio 2012

In materia di naufragi e capitani


Ho rivalutato in gran parte Cuore, non tanto per gli argomenti trattati perché parlare di sentimento nazionale, di valori famigliari e quant'altro è fuori moda, non tanto per la retorica a volte imbarazzante delle lettere dei genitori di Enrico Bottini, al fatto che il personaggio più interessante, Franti, nella maggior parte dei casi viene solo descritto, agisce poco, quanto invece allo stile di De Amicis, diretto ed efficace. Avevo detto che non avrei consigliato questo libro da leggere a un bambino, forse è vero che ci sono romanzi per ragazzi che spiegano meglio ogni cosa (negli ultimi anni questi romanzi hanno affrontato ogni tipo di problematica: multiculturalità, famiglie allargate, omosessualità, dipendenze da droga, abusi in famiglia, ecc.) ma Cuore va letto proprio perché De Amicis è stato un grande scrittore e i valori di fondi sono (comunque) apprezzabili.
Così come è apprezzabile il coraggio di questo capitano. La questione della Costa Concordia ci ha un po' imbarazzato perché, in fondo, il popolo italiano crede molto nei "gradi" e nelle gerarchie, e se qualcuno è "capitano" di qualcosa diamo per scontato che sia il miglior capitano possibile. Non è così, è chiaro. De Amicis ci mostra ciò che doveva succedere, quello che Schettino avrebbe dovuto fare.
Fatelo leggere ai vostri bambini.

Tratto da "Naufragio". Ultimo racconto mensile del libro Cuore.

Il marinaio aveva predetto giusto. Non erano ancora addormentati, che si scatenò una tempesta spaventosa. Fu come un assalto improvviso di cavalloni furiosi che in pochi momenti spezzarono un albero, e portaron via come foglie tre delle barche sospese alle gru e quattro bovi ch'erano a prua. Nell'interno del bastimento nacque una confusione e uno spavento, un rovinìo, un frastuono di grida, di pianti e di preghiere, da far rizzare i capelli. La tempesta andò crescendo di furia tutta la notte. Allo spuntar del giorno crebbe ancora. Le onde formidabili, flagellando il piroscafo per traverso, irrompevano sopra coperta, e sfracellavano, spazzavano, travolgevano nel mare ogni cosa. La piattaforma che copriva la macchina fu sfondata, e l'acqua precipitò dentro con un fracasso terribile, i fuochi si spensero, i macchinisti fuggirono; grossi rigagnoli impetuosi penetrarono da ogni parte. Una voce tonante gridò: - Alle pompe! - Era la voce del capitano. I marinai si slanciarono alle pompe. Ma un colpo di mare subitaneo, percotendo il bastimento per di dietro, sfasciò parapetti e portelli, e cacciò dentro un torrente.
Tutti i passeggieri, più morti che vivi, s'erano rifugiati nella sala grande.
A un certo punto comparve il capitano.
- Capitano! Capitano! - gridarono tutti insieme. - Che si fa? Come stiamo? C'è speranza? Ci salvi!
Il capitano aspettò che tutti tacessero, e disse freddamente: - Rassegniamoci.
Una sola donna gettò un grido: - Pietà! - Nessun altro poté metter fuori la voce. Il terrore li aveva agghiacciati tutti. Molto tempo passò così, in un silenzio di sepolcro. Tutti si guardavano, coi visi bianchi. Il mare infuriava sempre, orrendo. Il bastimento rullava pesantemente. A un dato momento il capitano tentò di lanciare in mare una barca di salvamento: cinque marinai v'entrarono, la barca calò; ma l'onda la travolse, e due dei marinai s'annegarono, fra i quali l'italiano: gli altri a stento riuscirono a riafferrarsi alle corde e a risalire.
Dopo questo i marinai medesimi perdettero ogni coraggio. Due ore dopo, il bastimento era già immerso nell'acqua fino all'altezza dei parasartie.
Uno spettacolo tremendo si presentava intanto sopra coperta. Le madri si stringevano disperatamente al seno i figliuoli, gli amici si abbracciavano e si dicevano addio: alcuni scendevan sotto nelle cabine, per morire senza vedere il mare. Un viaggiatore si tirò un colpo di pistola al capo, e stramazzò bocconi sulla scala del dormitorio, dove spirò. Molti s'avvinghiavano freneticamente gli uni agli altri, delle donne si scontorcevano in convulsioni orrende.
Parecchi stavano inginocchiati intorno al prete. S'udiva un coro di singhiozzi, di lamenti infantili, di voci acute e strane, e si vedevan qua e là delle persone immobili come statue, istupidite, con gli occhi dilatati e senza sguardo, delle facce di cadaveri e di pazzi. I due ragazzi, Mario e Giulietta, avviticchiati a un albero del bastimento, guardavano il mare con gli occhi fissi, come insensati.
Il mare s'era quetato un poco; ma il bastimento continuava a affondare, lentamente. Non rimanevan più che pochi minuti.
- La scialuppa a mare! - gridò il capitano.
Una scialuppa, l'ultima che restava, fu gettata all'acqua, e quattordici marinai, con tre passeggieri, vi scesero.
Il capitano rimase a bordo.
- Discenda con noi! - gridarono di sotto.
- Io debbo morire al mio posto, - rispose il capitano.
- Incontreremo un bastimento, - gli gridarono i marinai, - ci salveremo.
Discenda. Lei è perduto.
- Io rimango.

venerdì 27 gennaio 2012

Il bambino con il pigiama a righe

Segnalazione forse banale per il giorno della memoria. Il bambino con il pigiama a righe è un libro che va letto, e lo dico per quei pochi, spero, che ancora non lo conoscono.
E' importante ricordare ciò che è successo, ma ho l'impressione che ormai più che di memoria si dovrebbe parlare di assuefazione alla memoria, una strisciante accettazione di ciò che è accaduto.
Proprio in questi giorni in Germania è stato pubblicato dopo sessant'anni il Mein Kampf. Personalmente sono contrario ad ogni forma di censura e rogo dei libri (quello l'hanno fatto loro), compreso il Mein Kampf, ma insieme al testo completo spero vivamente che sia stata pubblicata una ricca introduzione su ciò che ha rappresentato Hitler, ciò che ha fatto. Non deve diventare un manuale per neonazisti, deve essere un deterrente.
Dobbiamo pensare allo shoah come qualcosa che non accadrà mai più in maniera così tragica e definitiva, (almeno dalla nostra parte di mondo perché se parliamo della guerre civili in Africa allora...), ma è comunque qualcosa che si ripete in milionesima parte, ogni volta, nella violenza verbale di cui è infarcita la politica, nell'odio che cementa lo scambio di idee; mentre scambiarsi idee, opinioni e punti di vista, soprattutto in politica, dovrebbe essere un momento di arricchimento personale e collettivo. Quando manca questo allora sì che ci dimentichiamo lo shoah.


Il Bambino con il pigiama a righe

Bruno è un bambino di nove anni, figlio di un comandante delle SS, completamente all’oscuro della realtà della guerra e di quanto avviene nella Germania nazista. Un giorno incontra un bambino ebreo, Shmuel, chiuso in un luogo circondato da un recinto. Nonostante ci sia una rete a dividerli, giorno dopo giorno tra i due bambini cresce un’amicizia segreta così forte che li porterà a condividere un uguale destino.

Sito Rizzoli

venerdì 20 gennaio 2012

La lunga oscura pausa caffè dell'anima

Scopro con stupore, affetto e una certa quota di fornicazione mentale, che la Mondadori ha pubblicato un'inedito di Douglas Adams (l'autore di Guida galattica per autostoppisti tanto per capirci). E' il secondo libro della serie dell'investigatore olistico Dirk Gently. Il primo, credo non di proprietà Mondadori altrimenti l'avrebbero pubblicato, è ormai introvabile. Stando a wikipedia di quest'ultimo ne è uscita una edizione per la Rizzoli nel 1989 e una versione Feltrinelli nel 1996. A questo punto il mio diventa un disperato appello: chi ha i diritti di questo libro, LO PUBBLICHI, o almeno ceda i diritti a chi ha intenzione di farlo. Credo che la Mondadori a questo punto possa essere interessata ad avere tutto il catalogo di Adams nella collana Piccola Biblioteca Oscar.
Questo in oggetto è un libro che consiglio pur non avendolo mai letto, datemi il tempo di andare in libreria. Così come consiglio l'intera saga della Guida Galattica e, perché no, anche l'apocrifo autorizzato di Eoin Colfer, ripubblicato anch'esso in economica con il titolo E un'altra cosa...
I fan sappiano comunque che la BBC sta trasmettendo una serie televisiva dedicata a Dirk Gently di cui, per adesso, è uscito soltanto il pilot. Data la buona qualità delle loro produzioni (vedasi Doctor Who, Sherlock, Jeckill!) credo che sia da consigliare a un po' tutti quanti. Magari subbati.
Morale della favola: dateci il catalogo completo di Douglas Adams! Che non è neanche tanto, ma di ottima qualità.

La lunga oscura pausa caffè dell'anima
Descrizione. Da IBS:
Il secondo capitolo delle avventure del "detective olistico" Dirk Gently che si trova invischiato in un pericoloso intrigo internazionale. Tutto inizia in un aeroporto londinese con un misterioso personaggio che tenta di imbarcarsi sul volo per Oslo. Chi è? E cos'ha a che fare con l'esplosione in un impianto nucleare? L'effervescente fantasia di Adams trascina il lettore in un fantasmagorico viaggio tra le antiche divinità nordiche, Odino in testa, svelando i difficili legami familiari tra questi e Thor, il patto diabolico stretto con due ricchi signori inglesi, e quanto sia difficile essere immortale e non avere più nessuno che ti adori.

domenica 15 gennaio 2012

Adotta una parola

Teodora la fornicatrice
La società Dante Alighieri, fondata nel 1889 per opera di alcuni intellettuali tra cui Giosuè Carducci, ha promosso una interessante iniziativa finalizzata alla salvaguardia e tutela del patrimonio linguistico italiano. E' molto semplice: ognuno di noi può scegliere una parola non più di uso comune e utilizzarla al posto del loro corrispettivo moderno, se esiste, o usarla e basta non appena se ne ha l'occasione.
E' invito che rivolgo a tutti i blogger che stanno leggendo: adottate una parola vetusta (anche vetusta è vetusta, in pratica è vetusta al quadrato), e usatela quante più volte potete.
Prima di svelarvi quella che ho adottato io vi linko il blog ufficiale in cui è nata l'iniziativa:
http://adottaunaparola.ladante.it/

La parola è: fornicare

Partiamo dal significato e dall'etimologia: fornicare significa innanzitutto avere rapporti sessuali, di natura non precisata, con una persona di sesso non precisato, anche il proprio. Sinonimo di fornicare è copulare, scopare, trombare. Anche copulare è un termine parecchio inusuale ormai. Altri sinonimi potete trovarli su Tv, Sorrisi e canzoni e riviste simili.
Fornicare deriva da fornice, una struttura architettonica arcuata sotto la quale si radunavano le meretrici per accogliere i clienti. Quindi fornicare significa appunto: andare ai fornici per avere rapporti sessuali con una prostituta.
Se prima quindi indicava appunto l'andare per fornici, adesso fornicare è caduto in disgrazia proprio a causa di questa grandissima varietà di termini con cui si può descrivere l'atto sessuale, tant'è che il termine fornicare ormai credo che non lo usino più neanche i preti durante le confessioni. Ma di questo non ne sono sicuro, mi informerò non appena ne avrò l'occasione.
A proposito, cerchiamo anche un po' di citazioni importanti. La fonte più adeguata è appunto La Bibbia  in cui il termine "fornicazione" e i suoi derivati: fornicatore, fornicatori, fornichiere (no, questo me lo sono inventato), compare per  ben diciotto volte.

Guardati, o figlio, da ogni sorta di fornicazione; anzitutto prenditi una moglie dalla stirpe dei tuoi padri e non una donna straniera, che cioè non sia della stirpe di tuo padre, perché noi siamo figli di profeti.

Questo sta scritto sulla Bibbia, non l'ha detto Calderoli.
Altro esempio tratto dal Libro...

Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultéri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia,
calunnia, superbia, stoltezza.

... che in effetti è un bel riassunto di termini che potremmo adottare. Stoltezza, ad esempio. Prova  a stare in macchina, un'ora e mezza di ritardo a causa del traffico. Un tizio ti taglia la strada e ti fa inchiodare lasciando mezzo copertone sull'asfalto. Metti la testa fuori dal finestrino e a quell'uomo urla: "Stolto! Sei uno stolto di indicibile effluvio!".
Forse qualche secolo fa una frase del genere avrebbe scatenato risse, ma non c'erano automobili e non c'era utilità nel dirlo. Quindi chi si esprimeva in questo modo era ritenuto un visionario.
Impudicizia o impudico è un altro di quei termini che non si usa neanche per sbaglio. Il termine "zozzone" riassume nella sua poetica allitterazione il significato del termine, a metà tra insulto e invito.
Nel tomo La guerra Gotica, Procopio da Cesarea racconta di come Giustiniano ha conosciuto Teodora proprio sotto i fornici. Teodora è la persona per cui ha cambiato la legge secondo la quale un imperatore non poteva sposare una donna qualunque e prima di diventare moglie di Giustiniano, ella era appunto una prostituta e un'attrice. Non era mica è come adesso che le due professioni sono separate. Credo che la separazione delle carriere sia avvenuta dopo la morte di Giustiniano, ma non ricordo di preciso in quale legislatura.
Probabilmente il termine fornicare è stato usato anche da Fabio Volo, ma non lo saprò mai.
Mi impegno quindi, da oggi in poi, a usare questo termine. Anche a caso, ad esempio: "Ciao, che facciamo stasera? Andiamo al cinema? Fornichiamo?". Oppure: "La fornicazione è un atto dovuto".
Poi vi farò sapere come è andata, e soprattutto conterò le volte che dovrò ripetere il termine o sostituirlo con uno più efficace.







mercoledì 11 gennaio 2012

Monty Phyton, l'autobiografia

Tornano a far parlare di se i Monty Phyton, il più famoso gruppo "comico" inglese, con una corposa autobiografia appena uscita in Italia per la Sagoma Editore.
Il libro è una sequenza di interviste ai sei membri: Eric Idle, John Cleese, Micheal Palin, Terry Jones, Terry Gilliam e Graham Chapmam, o forse dovrei dire Ex Chapman, che tramite i loro ricordi, molte volte confusi e contraddittori, ripercorrono la propria infanzia, gli anni del college e le loro prime collaborazioni come autori di testi fino ad arrivare allo spettacolo che li ha resi se non celebri, immortali: Il Monty Phyton's Flying Circus e agli anni dei loro film cinematografi.
Non tutti sanno, ad esempio, che il nome Monty Phyton è quello di un loro fantomatico impresario. I dirigenti della BBC erano convinti che la gente avrebbe ricordato il "Flying Circus". Invece, nonostante tutto, il loro è divenuto il marchio di una comicità colta ma allo stesso tempo immediata e fruibile.
Dopo le sei fortunate stagioni del Flying Circus, i python hanno intrapreso la carriera cinematografica con pellicole come E ora qualcosa di completamente diverso, un sunto delle loro performance televisive, Brian di Nazareth, che allora suscitò molto scandalo, (potete cercare su youtube un acceso dibattito televisivo con un vescovo che gliene ne disse di tutti i colori, d'altronde i due python presenti, John Cleese e Micheal Palin non si aspettavano l'inquisizione spagnola),  e il Senso della vita, forse il loro miglior film.
Questa autobiografia è precisa, corposa, contraddittoria a volte, ma sono proprio queste contraddizioni che possono far capire lo spirito del loro gruppo, ciò che ognuno dei sei membri ha portato nel calderone delle loro accese sessioni di scrittura.
E' ovviamente un libro rivolto ai fan, a chi conosce già la loro comicità (soprattutto il Flying Circus) e vuole approfondire l'argomento. Il cofanetto del Flying Circus quindi deve essere il vostro primo acquisto. Fortunatamente si trova solo in lingua originale sottotitolato. Allo stesso modo consiglio di vedere i film in lingua originale.


Libro sul sito di Sagome Editore