martedì 9 febbraio 2010

I consigli di Sandrone Dazieri

Dopo aver stilato un decalogo per gli aspiranti pubblicatori, Sandrone Dazieri ha risposto ad alcune domande poste da noi esordienti. Vi linko i due interessantissimi messaggi. Sono un'ottima risorsa per chi ha tanti dubbi su come spedire un manoscritto, a chi, ecc.
Tra le tante c'è anche una mia domanda:

 Mirco ha detto:  1- Se il manoscritto è stato esplicitamente richiesto si può spedire tramite raccomandata? 2- Come consiglia di rilegare il manoscritto? Se consiglia di farlo, ovviamente. Grazie.


Sandrone: Se è stato esplicitamente richiesto (!) evita la raccomandata. Se non arriva qualcuno ti avvisa. Al limite mandi un file. 2) Anche non rilegato va bene, anzi va meglio, che le pagine si girano meglio. Le bozze che girano nelle case editrici sono risme di fogli tenute insieme da un elastico.


Decalogo per aspiranti pubblicatori

Consigli agli aspiranti pubblicatori. Domande e risposte.

5 commenti:

Ariano Geta ha detto...

L'ho letto, e quello che mi lascia estremamente perplesso (se fossimo su un forum metterei la faccina con gli occhi spalancati e la bocca serrata) é il punto in cui parla degli editori... O_O
Praticamente é come se io, amministrativo della mia ditta, cominciassi a dire: "Ah no, in non mi metto a registrare fatture, troppo palloso. Se volete vado in banca a flirtare con la cassiera, ma le fatture gli dò un'occhiata rapida e poi le butto via"...
Sbaglio?

Mirco ha detto...

Quale punto in particolare?

Ariano Geta ha detto...

Gli editor non sono pagati per leggere manoscritti di esordienti? Non esattamente. Gli editor sono pagati per pubblicare autori da loro scovati presso gli agenti o da case editrici concorrenti, per litigare con i grafici e gli uffici stampa, per presentare i libri pubblicati, per leggere le traduzioni, per revisionare i testi dei loro autori eccetera. Leggono i manoscritti nei ritagli di tempo, perché sanno che può capitare la botta di culo di trovare qualcosa di buono, ma ogni editor in media ne riceve più di uno al giorno e quando gliene si accumulano troppi sulla scrivania li getta semplicemente nel bidone.
O_O

Simone ha detto...

Sì, è un po' assurdo, però bisogna capire che Sandrone è stato sincero e ha detto la verità. Sapere che le cose vanno in un certo modo, e che semplicemente in una casa editrice grossa non riescono a leggerti, almeno è un'opportunità per inventarsi qualcosa o demoralizzarsi di meno sapendo cosa ci aspetta.

Poi ti fa capire anche che ogni editor la pensa in maniera diversa. Per dire Sandrone dice di voler "scoprire" il finale, altri editor mi dicono che se non scrivi il finale nella sinossi si scocciano perché non gli va di andarselo a leggere.

Insomma alla fine ci vuole molto culo... ma questo già lo sapevamo, no? ^^

Simone

Mirco ha detto...

Hai ragione Simone. Ho l'impressione che l'editor sia caricato di troppi lavori, se facesse soltanto il talent scout sarebbe meglio sia per gli esordienti che per le case editrici, ma non è così.
E vera anche la questione dei finali.
La cosa migliore sarebbe che ogni casa editrice mettesse online una pagina con il nome dell'editor e una scheda su come inviare il manoscritto.
Utopia?