domenica 29 novembre 2009

L'entusiasmo dell'esordiente


giovedì 26 novembre 2009

Il buio dentro

E' un racconto breve che ho scritto qualche mese fa per un concorso a tema (il buio appunto), qui metafora del male di vivere.
Potrebbe sembrare poco originale, ma credo che un po' lo sia.
Ogni volta che rileggo qualcosa trovo difetti, per questo motivo in questo blog pubblico poche cose. Stavolta lo do in pasto ai lettori così come l'ho lasciato dall'ultima revisione.

Anche questo racconto, come in molti altri che scrivo, hanno una base realistica e un fondo di magia. La prima definizione che mi viene in mente è realismo magico.

Il buio dentro

lunedì 23 novembre 2009

Le magie di Omnia: il signore del destino

Fabio Cicolani debutta nel mondo della narrativa con "Le magie di Omnia: il signore del destino". Per chi come me ha seguito in questi anni il suo blog non può fare che piacere. L'entusiasmo con cui Fabio ha sostenuto questo progetto merita da solo l'acquisto.


Lycaon, un pericoloso Oscuromante del pianeta magico Omnia, viene in possesso del romanzo che narra la storia della sua sconfitta per mano di due gemelli magici omniani, Alfa e Omega, e di Bianca e Viola, due bambine terrestri che abitano in un piccolo paese del centro Italia. Ma Lycaon è in tempo per cambiare tutto, perché quello che c'è scritto nel libro, non è ancora accaduto! I quattro ragazzi si vedranno così trascinare in un'avventura dall'esito sempre incerto, perché ogni mossa di Lycaon e la loro conseguente risposta, mutano il finale del libro, capovolgendo sorti, scatenando eventi e infiammando scontri che li porteranno ad affrontare mostri terribili e magie per loro impensabili. Una sfida all'ultimo sangue con il più grande degli autori di storie e l'avversario maggiormente temuto da tutti i Signori Oscuri: il Destino.

codice ISBN-10: 889632503X
codice ISBN-13: 9788896325032
Editore: La Corte Editore

Sito ufficiale: http://www.magiediomnia.com/

http://www.ibs.it/code/9788896325032/cicolani-fabio/magie-di-omnia-il.html

sabato 21 novembre 2009

Quaranta regole di Umberto Eco per scrivere bene

Quaranta regole di Umberto Eco per scrivere bene


1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.

3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.

4. Esprimiti siccome ti nutri.

5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.

6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.

7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.

8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.

9. Non generalizzare mai.

10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.

11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”

12. I paragoni sono come le frasi fatte.

13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).

14. Solo gli stronzi usano parole volgari.

15. Sii sempre più o meno specifico.

16. La litote è la più straordinaria delle tecniche espressive.

17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.

19. Metti, le virgole, al posto giusto.

20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.

21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.

22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.

23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?

24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.

25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.

26. Non si apostrofa un'articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.

27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!

28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.

29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.

30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.

31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).

32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.

33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.

34. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.

35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.

36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.

38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.

39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

40. Una frase compiuta deve avere.

(U. Eco, La bustina di Minerva, Bompiani, 2000)

mercoledì 18 novembre 2009

Fine anche della prima revisione

La prima revisione della Fenice è terminata, e non so valutare ancora con quali risultati. Sta diventando un tour de force troppo stressante e non sono in grado di reggere una seconda revisione senza prima disintossicarmi dal mio stesso modo di scrivere.
Quindi, nonostante i buoni propositi, niente partecipazione al Battello a Vapore, sob. E poi diciamocelo: non è un libro adatto a un premio letterario. Ci sono tre sottotrame che non sono riuscito a chiudere e che per farlo necessitano di troppo spazio (due altri volumi, eh sì, sono di quelli a cui piace scrivere saghe). Poi non è un libro studiato per partecipare a un concorso. Sono dell'idea che quei libri debbano avere una sorta di ruffiana condiscendenza, tematiche sociali nella storyline principale o almeno in una delle secondarie (be' io ci ho infilato una famiglia clandestina ma non basta), e come ho detto precedentemente, non deve essere il primo libro di una saga in X volumi in cui nell'ultimo volume il bene si scontra col male e si viene a scoprire che il male non è così male, e il bene non è così benevolo, ecc.ecc.
Quindi, pur ritenendo questo premio molto importante (forse il più importante del genere), passo questa edizione e mi preparo alla prossima.

Dicevo, la prima revisione non è andata esattamente come volevo per vari motivi: fretta, poca concentrazione, e anche poche energie mentali. Eppure qualcosa di buono c'è. Innanzitutto pensavo che quelle 51.000 parole fossero insufficienti. Invece non ho dovuto aggiungere granché, a parte quelle descrizioni che tendo ad abbozzare nella prima stesura e che poi sostituisco con descrizioni migliori. Altre parti sono da sistemare meglio e lo farò con calma entro Natale.

Aggiornamento.
Ok, come non detto. Mi sono ritrovato il manoscritto sulla pennetta e ho iniziato a rileggerlo. Non male. Meglio del precedente senz'altro, e soprattutto più corto! Ho revisionato un paio di capitoli sul lavoro. Revisionare il proprio manoscritto al lavoro ti dà la straniante sensazione di venir pagato per scrivere, quando invece dovresti fare altro.
Quindi me la prenderò comoda sì, ma un capitolo al giorno lo voglio rileggere e in un mese quindi (28 giorni per l'esattezza), dovrei avere il manoscritto definitivo da affibbiare al mio primo lettore che mi urlerà contro ogni volta che trova un errore (è un editor mancato, glielo dico sempre).
Quindi ricapitolando: entro metà dicembre avrò finito la seconda revisione. Poi lascerò il manoscritto in altre mani e a quel punto spariranno anche virgole messe a caso e tempi discordanti. Nel frattempo riscriverò la lettera di presentazione e la sinossi, aggiungendo la nuova sottotrama e allegando l'esplicita richiesta del manoscritto completo, sempre che non si siano sbagliati. A questo ho deciso di aggiungere anche le sinossi del volume 2 e 3 (ma quelli parleranno di altri animali leggendari).
A gennaio il manoscritto partirà verso la Grande Casa Editrice che me lo ha richiesto. E a quel punto attenderò la risposta e tornerò a dedicarmi ai racconti e ai concorsi.

martedì 17 novembre 2009

Segnalazioni varie

E' finalmente uscito il Lexicon, l'enciclopedia dedicata al mondo di Harry Potter scritta da Steve Vander Ark. Il libro, edito dalla Piemme, è disponibile da oggi in libreria al prezzo di 20 euro.
http://www.marinalenti.com/index.php?option=com_idoblog&task=viewpost&id=207&Itemid=62







Su La repubblica, in collaborazione con la scuola Holden, è online un corso di scrittura in dieci lezioni, consultabile gratuitamente al seguente indirizzo:

http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/corsi-on-line/


Sempre su La Repubblica è possibile scaricare un inserto culturale gratuito in formato PDF, R2Cult. In questo numero, tra le altre cose, c'è un interessante articolo di Umberto Eco, anticipazioni dei libri in uscita, segnalazioni e classifiche.

http://download.repubblica.it/r2/07112009.pdf


Sul Corriere della Sera (quello cartaceo) ogni domenica ci sarà un inserto di dieci pagine dedicate alla cultura.

http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_07/tempi-liberi-cultura-lancio_8128eff0-cb7e-11de-8d35-00144f02aabc.shtml


domenica 15 novembre 2009

Che tipo di crisi è?

Il rapporto dell'AIE (Associazione Italiana Editori) del 2008 prende in considerazione il mercato librario dell'anno precedente. Allora non si parlava di crisi ma qualche accenno di flessione c'era, anche se ovviamente se ne guardavano bene dal dircelo.
La flessione del numero di lettori è dell'1% mentre il mercato dei libri è salito del 0,9%. Questo significa che c'è meno gente che legge ma quella gente legge di più. Credo.
In realtà soltanto 3,2 milioni di persone leggono almeno un libro al mese e sono soprattutto donne.


Ciò che invece mi spaventa è l'incredibile numero di case editrici: sono state censite 2901 (1) case editrici per un totale di circa 38.000 addetti ai lavori. Mi spaventa ma non mi stupisce. E' più facile aprire una casa editrice piuttosto che pubblicare un libro, quindi invece di pagare un editore per farlo conviene andare dal notaio, commercialista, tribunale eccetera e aprirne una propria (magari in società con un amico). Quello degli editori è un mercato variegato che comprende istituti culturali e case editrici a pagamento. Quest'ultime gonfiano i numeri riguardanti la presenza sul mercato e sul numero di libri pubblicati.

Mi sembra di aver già parlato di questi dati. Il fatto è che leggerli mi dà da pensare.
Vorrei chiedervi se secondo voi questa flessione dei lettori sia un questione economica o culturale.
Non si legge per voglia o non si legge perché non si hanno i soldi per comprare libri? Il fatto che i bambini e i ragazzi leggano di più deve farci sperare o è soltanto una vana speranza?  (2)
Perché le persone si iscrivono alle biblioteche soltanto per prendere DVD e chattare?
Perché nascono tante case editrici se poi il mercato non è così florido? Qui mi viene da pensare che sia soltanto una bolla di sapone (questo spiega la foto allegata). Attenti quindi: aprire un'attività è facile, rimanere sul mercato no. E c'è il rischio che accada ciò che è accaduto nell'informatica qualche anno fa quando improvvisamente si sono dati tutti al web design e hanno saturato il mercato. Poi alla fine sono sopravvissuti in pochi, e neanche i migliori.


(1) in un vecchio post ho scritto che nel 2008 il numero degli editori era di circa 8.000. Si passerebbe quindi dai 2900 del 2007 agli 8.000 del 2008, un crescita di circa il 275%. Possibile? Non credo. Comunque le fonti dei dati erano differenti e tendo a fidarmi maggiormente dell'AIE.

(2) Questo spiegherebbe il motivo per cui il mercato "teens" è in crescita.

http://www.aie.it/

venerdì 13 novembre 2009

Settima rassegna della microeditoria di Chiari

Si apre oggi e durerà fino a domenica 15 novembre, la settima edizione della Rassegna della microeditoria di Chiari (in provincia di Brescia), quest'anno dedicata alla memoria di Alda Merini, la poetessa recentemente scomparsa.

Dal sito ufficiale:
L'associazione culturale "L'Impronta" e il Comune di Chiari, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, della Provincia di Brescia e dell'Universita' Cattolica di Milano, in collaborazione con il Parlamento Europeo, il Sistema Bibliotecario Sud Ovest Bresciano, la Fondazione Cogeme Onlus e il Centro Giovanile 2000, hanno voluto promuovere questa rassegna per valorizzare la produzione della piccola editoria italiana e perche' il pubblico abbia l'opportunita' di conoscere questa realta' attraverso i volti dei suoi protagonisti.
:: INGRESSO LIBERO ::

Microeditoria

...questa parola identifica quel mondo vivace e stimolante di chi fa l'editore per passione, dedicando ad ogni edizione impegno e tempo senza misura.

Editori micro, ovvero piccoli, per l'entita' della loro produzione, ma grandi per la qualita' dei loro prodotti e per l'entusiasmo del loro lavoro.

http://www.rassegnamicroeditoria.it/

giovedì 12 novembre 2009

And another thing...

Come era stato annunciato il 16 settembre 2008, in occasione del trentennale è uscito il sesto libro della serie Guida galattica per autostoppisti.
Il romanzo, intitolato And another thing..., non è un'opera del geniale scrittore inglese Douglas Adams, deceduto prematuramente nel maggio 2001, ma di Eoin Colfer, famoso in Italia e nel mondo per la saga fantasy per ragazzi Artemis Fowl.
Ovviamente per il momento è disponibile soltanto in lingua inglese e non si sa se la Mondadori, che ha la Guida galattica per autostoppisti in catalogo, ha intenzione di tradurlo.

Di Douglas Adams restano inoltre irreperibili il primo romanzo della saga di Dirk Gently, Dirk Gently, Agenzia di investigazione olistica (l'ultima edizione risale al 1996 ed è edita dalla Feltrinelli),  e Il salmone del dubbio (uscito per la Mondadori nella collana Strade Blu nel 2002 e Urania nel 2004). Con un po' di fortuna questi due libri li potete trovate in biblioteca. Il secondo volume della saga di Dirk Gently invece non è stato mai tradotto.
Il salmone del dubbio comprende dieci capitoli di un romanzo rimasto incompiuto, e che secondo l'autore avrebbe potuto far parte sia della saga della Guida sia di quella di Dirk Gently, oltre a una serie di articoli e appunti a cui stava lavorando.

Nonostante il mio scetticismo riguardo la buona riuscita di questo sequel apocrifo (ma autorizzato dalla vedova Adams), auspico che Ancora un'altra cosa... (1) venga tradotto e serva a riportare all'attenzione dei lettori e dei media uno scrittore (parlo di Douglas Adams) dalla comicità geniale e molto english (scrisse anche per i Monty Phyton). Soprattutto spero che Adams torni all'attenzione degli editori italiani che potrebbero approfittarne per completare la traduzione delle sue opere.

(1). “Il temporale era definitivamente cessato, e i tuoni che rombavano sopra le colline suonavano un po' come un uomo che dicesse: - Ah, ancora un'altra cosa... - venti minuti dopo avere ammesso di aver perso il filo del discorso. “. Tratto da Addio, e grazie per tutto il pesce.

martedì 10 novembre 2009

Fame di pubblicazione



domenica 8 novembre 2009

Imperdibile quel debutto

Ho ritrovato tra i bookmarks un vecchio articolo uscito per La repubblica delle donne Web scritto da Antonella Fiori che sono sicuro possa interessarvi.
Il link verrà aggiunto inoltre nella sezione "Articoli esterni".

Alcuni passaggi interessanti:
" Il successo di un autore dipende da tanti fattori, tra i quali l'esposizione mediatica è cruciale."


"Dal 2004 il numero di autori italiani di narrativa è passato da 5.115 a 6.188, quello degli esordienti da 2.537 a 3.191. Ma se pubblicare non è più così difficile, il rischio è passare velocemente da quindici minuti di fama a un brusco "post mortem". Gli autori debuttanti sono il 50 per cento del mercato annuo, però il 70 per cento di loro si ferma al primo libro."

In altri passaggi gli editor ci invitano a essere originali nello stile e nei contenuti, di non copiare i best seller del momento insomma. Certo però che a guardare gli scaffali delle librerie tutta questa originalità non è così evidente.
Tutto sommato sta agli scrittori decidere se essere originali o cavalcare una moda. Non ci trovo niente di male nel farlo. Pensate che sia facile barcamenarsi in un genere che non fa parte del proprio background culturale? Secondo me per niente. In quel caso la scrittura è tutto mestiere, tecnica e studio del genere e delle sue convenzioni.

Inventare è facile, è copiare che è difficile, diceva Totò. E comunque si può cavalcare una moda con originalità, come ha fatto Manzoni con il romanzo storico due secoli fa, oppure l'attuale e intellettuale Tommaso Pincio (nome volutamente ispirato a Thomas Pynchon) con la sua narrativa ispirata alla corrente avantpop che trae linfa dalla cultura popolare americana. Infatti Pincio nel (bel) romanzo Lo spazio sfinito (Ed. Fanucci) parla di Kerouac e Marylin Monroe, mica di Italo Calvino o Silvana Mangano, come forse avrebbe dovuto.
Il resto leggetelo voi.
http://dweb.repubblica.it/dweb/2007/05/12/attualita/attualita/149lib548149.html




Nota di servizio
I commenti riguardanti post più vecchi di un mese sono, per forza di cose, moderati. Non ho intenzione di andare a controllare periodicamente i vecchi messaggi e sperare di non trovare link a siti pornografici o a rivenditori di pillole blu.
Quindi se commentate un vecchio post abbiate pazienza, a meno che non volete vendermi pasticche per facilitare le capacità erettive ve lo passo.
Ringrazio quindi UnPostoNelMondo per il commento lasciato a un mio vecchio racconto. Adesso devo soltanto scoprire quale.

venerdì 6 novembre 2009

Novità per ragazzi

Torna in libreria Pierdomenico Baccalario (autore di Century, Ulysses Moore e tante altre cose)  con il romanzo Il popolo di Tarkaan, edito come sempre dalla Piemme.

Dal sito:
Il 2 febbraio è considerato un giorno magico. È il giorno in cui si apre una porta tra il mondo reale e il mondo fantastico, e tutto può accadere. È il giorno in cui a Oulx, un paese tra le montagne della Val di Susa, compaiono due colossi alti tre metri e armati fino ai denti, che assomigliano in modo impressionante ai protagonisti della famosissima saga fantasy di Tarkaan. È il giorno in cui, a Tarkaan, i ferocissimi guerrieri delle montagne danno la caccia a venticinque alunni della scuola elementare di Oulx. All’alba del 3 febbraio, il passaggio tra i due mondi si chiuderà definitivamente, fino all’anno successivo. Ci sono solo 24 ore di tempo perché ogni creatura vivente torni nel proprio mondo…

http://www.edizpiemme.it/libri/il-popolo-di-tarkaan-9788856604689


I fan di Moony Witcher invece devono aspettare il 24 novembre per poter leggere Morga, la maga del vento, il primo di tre libri che l'autrice della fortunata serie della bambina della sesta luna pubblicherà con la Mondadori. La presentazione avverrà a Roma presso il museo Explora il 28 novembre.
http://www.sestaluna.eu/ita/Notizie/Articoli-e-reportage/Morga-la-maga-del-vento.-La-nuova-trilogia-di-Moony-Witcher

Francesco Falconi invece ha presentato alla fiera del fumetto e animazione Lucca Comics and Games  il secondo e ultimo capitolo della saga di Prodigium, edito dalla Asengard, dal titolo: Prodigium, l'acropoli delle ombre.
Sessantaquattro fortunati fan hanno potuto ottenere una copia speciale di questo volume proprio a Lucca.
http://www.francescofalconi.it/


Infine si avvicina il debutto di Fabio Cicolani con Le magie di Omnia: il signore del destino, il primo di una serie di libri per ragazzi che saranno pubblicati dalla giovane La corte Editore.
http://magiediomnia.blogspot.com/

mercoledì 4 novembre 2009

Seconda stesura terminata!

In appena due mesi sono riuscito a terminare la seconda stesura della Fenice. Sembrano pochi, in realtà per una seconda stesura li ritengo anche troppi. La storia era già scritta, i personaggi li conosco come se fossero dei familiari. Ognuno di essi in questi mesi ha maturato un carattere più deciso di quanto avessi immaginato e farli agire è stato facile.
In verità non ne sono completamente soddisfatto. Essendo una bozza c'è ancora molto da fare. C'è bisogno di una accurata revisione che dovrà innanzitutto colmare i buchi che probabilmente ho lasciato (avendo tagliato molto), poi dovrò sistemare la punteggiatura e gli errori, infine migliorare lo stile (alcune descrizioni ad esempio sono abbozzate, altre illeggibili).
La seconda stesura è di 51.000 parole contro le 85.000 della prima.

Nel frattempo una Grande Casa Editrice a cui avevo mandato i primi capitoli vuole il manoscritto completo. Avevo quasi intenzione di spedire la prima stesura ma... ammetto di aver commesso delle ingenuità che hanno assolutamente bisogno di essere tolte, preferisco quindi aspettare.
Non ho scadenze. L'invio del manoscritto non prevede impegni da nessuna delle due parti. Probabilmente l'idea è piaciuta e la sintassi con cui è scritto è decente. Non credo però che questo basti per convincere una Grande Casa Editrice.
Per oggi è tutto. Vado a revisionare. Non posso neanche lasciare il manoscritto a riposo prima di ricominciare. Non ho tempo stavolta, e forse è meglio così.

lunedì 2 novembre 2009

E' morta Alda Merini


All'età di 78 anni si è spenta nel reparto oncologia dell'ospedale San Paolo di Milano, a causa di un tumore osseo, Alda Merini, considerata la più importante poetessa italiana del Novecento.
Nata il primo giorno di primavera del 1931, coincidenza a cui aveva dedicato alcune poesie, Alda Merini ha esordito molto giovane pubblicando il primo libro a sedici anni: La presenza di Orfeo per la casa editrice Schwarz, sotto la guida del critico, poeta e romanziere Giacinto Spagnoletti che aveva subito intuito in lei un grande talento.

Di Alda Merini oltre alle poesie, forse poco lette come tutte le composizioni di questo genere, si ricordano i numerosi ricoveri negli ospedali psichiatrici che rinnovano una spietata tradizione che vuole  l'artista troppo sensibile sradicato da una realtà che gli va sempre dolorosamente stretta.
L'esperienza del manicomio verrà raccontata nelle poesie contenute ne La terra santa, pubblicato nel 1984.

Tra le onorificenze ricevute ricordo il premio Viareggio nel 1997 e il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999. Dal 2002 era Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nel 1996 era stata proposta dall'Academie Francaise per il premio Nobel per la letteratura. Un premio che purtroppo, come nel caso di Mario Luzi, non è mai arrivato e che tutto sommato non è necessario per laureare un poeta.

http://www.aldamerini.com/