giovedì 20 agosto 2009

Addio a Fernanda Pivano

Chiunque abbia letto qualche libro di Hemingway, Jack Kerouac (la Beat Generation tutta quanta) e ne è rimasto affascinato, avrà senz'altro comprato Amici Scrittori di Fernanda Pivano. E' un passaggio obbligato.

Fernanda Pivano è stata giornalista e scrittrice. E' stata la persona grazie alla quale abbiamo conosciuto i grandi capolavori della letteratura americana. Grazie a lei e alla lungimiranza di Cesare Pavese che lavorava per l'Einaudi, l'Italia si è arricchita di nuove splendide letture.



Nelle traduzioni e nelle prefazioni, Fernanda Pivano ha reso leggibile un modo di scrivere e modi di vivere diversi e in un certo senso "lontani". Sapeva tradurre e interpretare i grandi scrittori americani perché li conosceva. E' andata in America. Li ha visti e vissuti come nessun altro aveva mai fatto prima.

Per questo la ringrazio. Ringrazio di avermi spiegato chi era Jack, Allen, Ernest, con una semplicità comunicativa esemplare e una schiettezza che nasce dall'acume e da una profonda umanità.
Di lei parlo ogni tanto quando disserto sui libri. Leggo molta letteratura americana quindi la cito spesso e cerco di rendere vive, nel mio piccolo, le sue parole.
Ho parlato di lei anche ieri sera riguardo un'illuminante postfazione che avevo letto tempo fa in un libro di Raymond Carver. Quelle dieci pagine si sono (sob) perse nelle nuove edizioni e nel passaggio a nuovi editori. Non è così che si dovrebbe fare. Chi legge il libro adesso non sa cosa sta leggendo e soprattutto CHI sta leggendo.
Io, fortunatamente, penso di averlo capito.

Questo è il mio post dedicato a Fernanda Pivano.

PS: Nella foto Allen Ginsberg e Fernanda Pivano.

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