mercoledì 30 dicembre 2009

Lexicon, molto fumo e poco arrosto

Quando decidi di investire dei soldi in una guida speri di aver tra le mani un'opera esaustiva, corretta e che possa sostituire del tutto la ricerca su internet, perché se così non fosse sarebbe un investimento sbagliato.
La prima cosa che mi è venuta in mente sfogliando il libro in oggetto è proprio questa: sul Lexicon di Steve Vander Ark (da adesso in poi SVA) non c'è nulla che non possa essere trovato googlando o cercando nella sezione di Wikipedia dedicata a Harry Potter. Non ho trovato nulla di così interessante da farmi esclamare: "Sì, è stato un buon acquisto".
Le voci che SVA ha catalogato sono tante, frutto di una meticolosa ricerca svolta sui sette libri della saga, sui tre spin-off (Il Quidditch attraverso i secoli, Gli animali fantastici: dove trovarli? e Le fiabe di Beda il Bardo) e sulle tante interviste in cui la Rowling ha centellinato informazioni inedite dispensate per integrare, e altre volte spiegare, ciò che aveva scritto nei libri.


Di primo acchito queste voci mi sono sembrate troppo superficiali.
Decido quindi di sceglierne una a caso. Mi viene in mente Rita Skeeter. Leggo le poche righe che SVA dedica alla giornalista e... mi accorgo che omette la cosa più importante: non dice che è un animagus, particolare fondamentale dato che di animagi nel mondo di Harry Potter non ce ne sono tanti ed è quindi una caratteristica fondamentale (soprattutto spiega il modo con cui la Skeeter riesce a ricavare le notizie). Sarebbe come non dire che Remus Lupin è un lupo mannaro. Ah, adesso che ci penso non lo dice mica. Però se andata alla voce "Lupo mannaro" SVA fa un elenco dei suddetti, tra cui Lupin, ovviamente.
Altra voce a caso: il cappello parlante. SVA racconta di come fu creato dai quattro fondatori delle Case di Hogwarts ma non dice che, oltre alla funzione di smistamento che avviene a ogni inizio di anno accademico, per ben due volte interviene direttamente nella narrazione fornendo, la prima volta a Harry la seconda a Neville Paciok, la spada di Grifondoro.
Sono cose fondamentali da inserire? Dipende dalle aspettative del lettore. Le mie devo ammettere che erano alte e sono convinto (ripeto) che una guida cartacea debba avere qualcosa in più rispetto a tutto ciò che si può trovare su internet con pochi click.
Il Lexicon di SVA non ci riesce. Un libro che ha come target i fan di Harry Potter deve fornire una base di conoscenza che sia inconfutabile anche dal fan più sfegatato.
Inoltre avrei gradito, oltre alla normale elencazione alfabetica delle voci, degli indici tematici atti a velocizzare la ricerca. Sarebbe stato opportuno inserire un indice degli incantesimi, ad esempio, o dei professori di Hogwarts, o dei luoghi... e perché non una cronologia degli eventi storici più importanti legati al mondo della magia?

Tutta questa superficialità era purtroppo prevedibile. Come mi aveva risposto Marina Lenti  tempo fa, SVA ha deciso di sfoltire il Lexicon per non incorrere in nuove procedure giuridiche contro la Row e chi per lei gestisce i diritti d'autore di Harry Potter (credo la Warner Bros).
Oltre a una esagerato sfoltimento preventivo c'è anche una scelta errata delle informazioni: non puoi parlare di Remus Lupin e non dire che è un lupo mannaro, non puoi parlare di Tonks e non dire che si sposa con Lupin e che ha un figlio con lui (per poi dedicare un ampio paragrafo alle ninfe), un figlio che oltretutto avrà come padrino Harry Potter (e questo è importante per chiudere una certa ciclicità di eventi che nasce dal rapporto con Sirius Black). Allo stesso tempo SVA ha inserito il nome di Teddy Remus Lupin, quindi se cerchi il nome del figlio di Lupin che non ricordi dovrai andare un po' a caso. In questo caso è abbastanza facile, ciò che volevo però intendere è che manca il rapporto diretto, il link tra le varie voci, ciò che permette al lettore di navigare tra le informazioni del Lexicon e soddisfare tutte le proprie curiosità senza difficoltà.
Tutto questo, oltre ad aver reso inutile un libro che forse avrebbe potuto essere una vera enciclopedia e non una guida come tante (se ne trovano altre in libreria anche se non così complete), alimenta le aspettative nei confronti della vera enciclopedia potteriana che JK Rowling sta scrivendo e che, oltre a essere veramente esaustiva, sarà integrata con informazioni e curiosità inedite.
Spero quindi che la Row spieghi una volta per tutte la questione delle bacchette, del perché Ron parla serpentese o, curiosità tutta mia, quante fenici ci sono nel mondo potteriano.
Il Lexicon è un libro che consiglio soltanto ai fan che vogliono avere lo scaffale "Harry Potter" completo. Per gli altri c'è Wikipedia e in futuro, spero a breve, il libro che la Row ci ha promesso da anni.

lunedì 28 dicembre 2009

Coelho regala ancora

Paulo Coelho, in occasione del Natale, regala gli Ebook dei suoi maggiori successi.
Convinto che la pirateria non sia un danno ma un volano per le vendite in libreria, ha messo a disposizione dei fan numerosi titoli tra cui L'alchimista, Sulla sponda del Fiume Piedra... e Monte Cinque.

Questa estate, in occasione del sessantaduesimo compleanno, aveva già proposto tre titoli gratuitamente: Il guerriero di luce, Il cammino dell'arco, Storia per padri, figli e nipoti.




Il download sarà disponibile fino al 31 dicembre al seguente  indirizzo:
http://paulocoelhoblog.com/pirate-coelho/

domenica 27 dicembre 2009

E' morto Carlo Sgorlon

Dopo un lungo ricovero in ospedale è morto all'età di 79 anni lo scrittore Carlo Sgorlon. E' stato autore di numerosi libri conditi con un ispirato senso poetico e magico che lo ha accomunato, non a torto, allo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez.
Di famiglia medio borghese, Carlo Sgorlon si è laureato in lettere alla Normale di Pisa con una tesi su Franz Kafka.
Vincitore di oltre 40 premi letterari, due volte il Campiello e uno Strega, ha esordito con il Vento nel vigneto (1960)  riscritto in friulano nel 1971.
Il suo ultimo lavoro è del 2008 ed è un'autobiografia, La penna d'oro, in cui ha raccontato la sua vita e la sua poetica.

sabato 26 dicembre 2009

A domanda rispondo

Le più o meno bizzarre richieste che portano a questo blog (in grassetto) e il mio commento (senza grassetto).


margaret mazzantini
Beata lei


racconto breve

Ne ho qualcuno a portata di mano, clicca a destra


dove trovo i segreti di nicholas flamel 3 a napoli

Tenuto conto che non è ancora uscito penso che lo troverai dappertutto, a Napoli, magari con un sasso dentro.

racconti di fantascienza per bambini

Mai scritti, però è una bella idea

de mauro online

Non c'è più

diario di una casa vuota

Bellissimo libro per bambini

"editing" "mondadori" "romanzo" "esordiente"

In quale ordine? Vorrei saperlo anch'io

"francesco dimitri" alice

Sì, Francesco Dimitri sta scrivendo una sua versione di Alice. Ha un blog ufficiale quindi è inutile che cerchiate qui altre informazioni

"morire nel sonno"

Eh, chi io?

"tre mesi" "telefonata" "mondadori"

Questo è successo a Licia Troisi, non a me.

antologia genere fantasy
Prova con Sanctuary (Asengard ed.)

attori che potrebbero interpretare geno hastor venti

Riccardo Scamarcio?

battello a vapore spedizione inediti

Manoscritto completo all'indirizzo indicato nel loro sito. Più lettera di presentazione, più sinossi, più pazienza.

casa editrice che pubblica gratuitamente

Sono diventate rare eh!

come vincere il concorso calvino

Scrivendo bene?

marco corridoni

Il mio alter ego in un racconto (Appuntamento a tre)

per vincere premio calvino

Ho detto che devi scrivere bene! 

quando i bambini fanno errori di scrittura

Eh? E' una domanda? Un'affermazione? E' una maestra che non sa cosa fare se succede qualcosa del genere?  E quando i bambini fanno oh, che famo?

racconti erotici zii

No comment

vorrei sottoporle il manoscritto

A chi, a me? Faccio fatica ad autosottopormi i miei.

vincere "premio calvino"
vincere il premio calvino
vincere premio calvino

Sei de coccio?


consiglio comprare anello roma

Mai stato in gioielleria, mi spiace. Se vuoi risparmiare prova al mercato. 5 Euro. E se la tua fidanzata ti ama davvero non ci farà caso. Se ti dice "a purciaro" allora le tue priorità sono un po' da rivedere.


La fenice che danzava nei sogni

Chi mi googla? Ipotesi:
1- Frequentatori di questo blog a cui
probabilmente è rimasto impresso il titolo (che comunque cambierò).
2- Una casa editrice a cui ho mandato il manoscritto e che utilizza Google per avere più informazioni. Secondo me capita spesso. Attenti...
3- Qualcuno che ha scritto un romanzo con lo stesso titolo, stessi personaggi, e che magari si chiama Marco Corridoni (vedi Appuntamento a tre).
4- Io? Magari non lo so ancora, ma mi sveglio la notte e mi googlo: una strana forma di sonnambulismo.
5- Un'alchimista cattivo che mi sta cercando per farmi diventare una lumaca.




mercoledì 23 dicembre 2009

sabato 19 dicembre 2009

Il popolo di Tarkaan

Se dovessi consigliare un libro da regalare a un bambino sceglierei senz'altro Il popolo di Tarkaan di Pierdomenico Baccalario (ed. Piemme).
I motivi non sono neanche semplici da descrivere. È un libro che ho letto con leggerezza e di cui ho apprezzato la fluidità narrativa e il ritmo degli eventi.
La storia poi è molto parodistica. Apollonia J. Brennan, con la sua lunga saga fantasy per bambini, ricorda tanto J.K. Rowling. Il maghetto del gruppo di studenti vestito da Houdinì assomiglia molto a Harry Potter, e mi chiedo se nelle intenzioni originarie dell'autore ci fosse proprio quel nome.
Di che parla il romanzo? È il 29 dicembre... pardon, è il 2 febbraio ed è il giorno in cui a Oulx, un piccolo paese della Val di Susa, si apre un varco che porta in un mondo fantastico. Questo mondo è lo stesso descritto dalla famosa scrittrice per bambini Apollonia J. Brennan la quale, nel frattempo, scompare proprio mentre tenta di arrivare a Oulx per un incontro con i suoi piccoli lettori.
Il popolo di Tarkaan è formato da guerrieri dall'aspetto mostruoso e dai modi poco delicati. Cosa più importante è destinato a estinguersi a causa dell'impossibilità ad avere figli.
Due di questi guerrieri allora, Lut e Urtgarten, decidono di attraversare  il varco e rapire un'intera scolaresca.
I ragazzi hanno ventiquattro ore di tempo perché ogni creatura torni nel proprio mondo. Una volta scaduto il tempo il varco si chiuderà per sempre.

Compratelo, leggetelo, regalatelo. È un libro molto riuscito, con una trama lineare, molto più semplice di Century. È dunque di facile lettura e soprattutto molto divertente.
Baccalario dimostra di saper riproporre i cliché del fantasy senza mai sembrare ridicolo o affettatamente parodistico.
I bambini descritti nel romanzo sono tanti e ognuno di essi ha una propria personalità che l'autore dipinge con poche frasi e con dialoghi sempre ben caratterizzati e mai ridondanti.
Il popolo di Tarkaan è anche il viaggio metaletterario di una scolaresca attraverso un mondo che sembrava soltanto frutto della fantasia di una dotata scrittrice. È il sogno di ogni lettore e di ogni bambino.

Il popolo di Tarkaan su IBS

PS: È divertente ogni volta scoprire le autocitazioni di Pierdomenico Baccalario. In questo caso ho notato che...

(non continuate a leggere se non volete rovinarvi la sorpresa)

sono citate le quattro città di Century: Roma, Parigi, New York e Shangai.

mercoledì 16 dicembre 2009

Lettura e musica: l'amore e altre forme d'odio a Marino (Roma)

La libreria Il libro parlante e l'associazione culturale Kinà vi invitano il 18 dicembre ad assistere a una lettura dei racconti di Luca Ricci contenuti nella raccolta L'amore e altre forme d'odio (premio Piero Chiara 2007).
Cosa si cela sotto la limpida lastra di ghiaccio delle relazioni? Racconti brevi di Luca Ricci, letti da Roberto Rizzoni e accompagnati al flauto traverso da Chiara Celli. Possibilità di degustare lasagne alla siciliana accompagnate da un bicchiere di buon vino
18 dicembre 2009. Ore 21.
Kinà Art Cafè - Corso Trieste 49/A, Via G.Garibaldi 96 - Marino (Roma)

L'evento su RomaCastelli

Sito del locale

Recensione L'amore e altre forme d'odio

lunedì 14 dicembre 2009

Idee per far conoscere il tuo libro

La 9muse.net è una micro casa editrice che utilizza sopratutto internet per farsi conoscere (1). La fondatrice, Bianca Adriano, si definisce Writer Coach, ovvero fornisce consulenze editoriali ad aspiranti scrittori.
Non so bene cosa significhi e cosa possa essere in pratica questo lavoro di consulenza. Sta di fatto che la 9muse.net ha reso disponibile presso il proprio sito un Ebook gratuito con svariati consigli per chi ha pubblicato un libro e intende pubblicizzarlo.
Questo Ebook, lasciamo stare la questione refusi che forse non è una buona presentazione per la 9muse, interessa sia chi ha pubblicato presso una Grande Casa Editrice (non so se ci avete fatto caso ma uso sempre le maiuscole quando ne parlo, segno di rispetto eh, non si sa mai, vvumdb), sia le piccole/micro case editrici, di quelle sfigate che non hanno soldi neanche per pagare il commercialista; infine dovrebbe interessare anche l'autoproduzione, ovvero la cosa più inutile di questo mondo.

Nel manuale è scritto chiaramente che le (rare) occasioni si creano, e questo è vero. Nessuno di noi si aspetta di scrivere un romanzo, lasciarlo nel cassetto e poi sentirsi bussare alla porta: "Scusi, ho l'impressione che lei abbia appena poggiato un capolavoro sul suo comodino, potrei leggerlo? Sono un Famoso Editor (sempre in maiuscolo)."
Nell'Ebook, tra le altre cose, si consiglia di regalare un libro alla biblioteca, organizzare presentazioni, feste private nelle vostre ville in Sardegna, dare in conto vendita il libro a qualche libreria di fiducia (in questo caso se lo hai fatto e hai pubblicato presso una Grande Casa Editrice stai messo male). Consiglia anche di contattare giornali e giornalisti locali, fare bookcrossing e soprattutto utilizzare internet. La prima cosa che farei io sarebbe aprire un gruppo su facebook e costringere tutti i miei amici a iscriversi. Ovviamente alcuni sono amici soltanto per questo motivo, ma non lo sanno ancora.

L'Ebook, insomma, parla di marketing e non di scrittura creativa, incipit, d eufoniche e tutta quella roba lì che francamente mi ha anche stufato.
Molti altri consigli che dà sono scontati e forse anche banali, ma è sempre meglio tenere sott'occhio tutte le possibilità offerte dal marketing moderno. Io personalmente preferisco il marketing virale: diffondete in giro la voce che una persona ha comprato il vostro libro e ha trovato al suo interno un gratta e vinci da 10.000 euro, vedrete poi cosa succede.
La Adriano consiglia anche di portare sempre con sé una copia del libro. Mettete che domani andate al cinema e inciampate su Baricco. Che fortuna! Gli date il vostro libro, lui ne fa una recensione e voi avrete di che bullarvi su Facebook.

Il libro è comunque gratuito e consigliabile a chi è totalmente a digiuno sulle questioni riguardanti l'editoria.
Lo potete scaricare da:
http://www.9muse.net/index.shtml

(1). Tempo fa se volevate spedire un manoscritto alla 9muse dovevate comprare un loro libro (per fortuna non era obbligatorio leggerlo). Adesso pubblicano soltanto in digitale e non so a quali condizioni.

venerdì 11 dicembre 2009

Più libri, più liberi e meno Ebook

Resoconto di Più libri più liberi, ottava edizione.

La fiera

Entrando non ho provato l'emozione della prima volta. Le case editrici erano quasi tutte le stesse dell'anno scorso e in molti casi occupavano lo stesso posto all'interno della fiera. Tanti piccoli editori, qualche editore medio (immagino che la Newton Compton ad esempio non possa essere considerata piccola), tantissimi microeditori ed editori specializzati in saggistica (arte, storia, culinaria, arte culinaria, storia dell'arte, culinaria e arte e tutte le possibili combinazioni, compresa storia dell'arte culinaria e culinaria nella storia dell'arte).
Dopo aver piacevolmente parlato con l'amico Sergio, mi sono fiondato a cercare qualche bel libro. Alla fine ne ho presi 4 e tutti molto economici, tra cui un'interessante libro-intervista a Paul Auster edito dalla casa editrice Casagrande e Ritorna, dottor Caligari di Donald Barthelme, di cui ho già recensito un'altra raccolta di racconti. Il libro di Barthelme è edito dalla Minimum Fax.
Poi ho seguito parte della presentazione di Mia sorella è una foca monaca. Ho apprezzato l'umorismo di Christian Frascella e credo che apprezzerò anche il suo romanzo d'esordio.

Ebook
Infine, avendo ancora tempo a disposizione, sono andato a curiosare nel piano sotterraneo dove erano allestite postazioni multimediali per ascoltare audiolibri, un maxischermo che proiettava una versione in formato "Second Life" di Un canto di Natale (tra l'altro la grafica di Second Life la preferisco all'ultimo film di Zemeckis), e una serie di punti di informazioni in cui era possibile provare lettori Ebook.
E questa per me è stata la prima volta.
Chiedendo informazioni a una annoiata standista mi sono accorto che il livello delle domande a cui era sottoposta era davvero infimo: quanto durano le batterie? Dove le metto? Sì però ci posso telefonare e scrivere messaggini tipo: Ciao Stefi, tvumdb, ke fai dmn? Ke ks vuoi fr stase? Quindi ho cominciato a porre le mie: quali tipi di formati legge? Questi formati sono standardizzati, proprietari? Che tipo di tecnologia contiene questo marchingegno che volete vendermi a 300 euro? Posso almeno sperare di installarci un OCR in grado di leggere la mia calligrafia (lo fa il Nintendo Ds perché non un lettore Ebook con touch screen)? Che prospettive di investimenti ci sono per gli Ebook nel futuro? 
Dopo qualche minuto sono giunto alla conclusione che i lettori Ebook sono soltanto una moda e che almeno per adesso non servono a niente.
In Italia un mercato di Ebook non è ancora nato e francamente non so chi possa investire così tanti soldi come ha fatto Amazon per implementare su Kindle o qualche altro lettore migliaia di testi, classici e moderni, che sono la base da cui partire per avere un mercato.
Insomma, se spendo 200 o 300 euro per un lettore Ebook voglio essere sicuro che tutti i libri usciti devono essere disponibili in formato elettronico. Amazon ha investito milioni di dollari per farlo (con Kindle che tra l'altro ha un formato proprietario quindi ciò che leggete sul Kindle non potrà essere trasportato in altri lettori), ma lo ha fatto perché il mercato della letteratura anglofona è vasto e permette una rapida crescita dei profitti.
E in Italia? In Italia non si leggono neanche i libri di carta figuriamoci quelli elettronici. Il mercato è piccolo e non vale la pena investire tutti quei soldi: sarebbero a fondo perduto.
Ne riparliamo fra una decina di anni quindi. Nel frattempo guardo con sospetto questa moda degli Ebook. Sì, è una moda non tanto differente dai giocattoli che Steve Jobs e la sua Apple vende a caro prezzo e che poi tutto sommato non servono a niente. E' una moda come le Winx per le bambine, i Gormiti per i maschietti, Desperate Housewives per le donne adulte e un po' perplesse. E' tutto marketing, hype, non c'è niente che valga la pena comprare.
Marketing e consumismo. Amazon vi sta vendendo una bottiglia di aria di Posillipo ben confezionata.
Accattatevillo.

La vera rivoluzione.
Rendere disponibile gratuitamente in formato elettronico tutti i libri, tutti, e fare della versione cartacea un valore aggiunto. Questa sì che sarebbe una vera rivoluzione.

martedì 8 dicembre 2009

L'alchimista: i segreti di Nicholas Flamel l'immortale

Il titolo in oggetto è il primo di sei libri di una saga fantasy per ragazzi di Michael Scott. Tra i protagonisti come avete ben intuito c'è Nicholas Flamel, uno dei più importanti alchimisti della storia, sicuramente tra i più famosi, nato a Pontoise in Francia nel 1330 e morto, stranamente dato che era un alchimista, nel 1418.
Ovviamente di lui, alla stregua di Jim Morrison, Elvis Presley e di altri che hanno raggiunto l'immortalità in altri modi, si dicono tante cose strane tra cui il fatto di aver creato una pietra filosofale ed essere riuscito quindi a ottenere la tanto agognata immortalità, alla faccia di Voldemort!
Quando ho comprato questo libro non sapevo che fosse parte di una saga ma, ahimè, avrei dovuto intuirlo. Poco male, mi sono detto. Tre libri non sono una grande spesa. Tornato a casa ho scoperto che invece è una saga in sei volumi (un'esalogia!) e lì ho cominciato a sbiancare.
Saghe... vanno tanto di moda. Non c'è niente di male. Se dicessi il contrario sarei ipocrita dato che sto cercando di piazzarne una in giro. Sei volumi però sono un impegno molto importante, sia economico (e di questi tempi...) sia intellettuale. Insomma, leggere sei libri di uno stesso autore e facente parte della stessa storia è impegnativo e deve valerne la pena.
In tanti anni di onorata carriera di lettore ritengo che soltanto nel caso di Harry Potter ne sia veramente valsa  la pena. Ed erano sette.

Il libro è mio adesso. Ho anche risparmiato qualche euro grazie a delle offerte, quel tanto che basta per avere la coscienza a posto. Però con quei quasi 15 euro avrei potuto avere due libri in formato economico di Mario Rigoni Stern che mi ero ripromesso di comprare dopo l'affascinante lettura de Il sergente nella neve e Ritorno sul Don. Scusami sergente maggiore, lo sai ti stimo tanto e leggendoti mi sono anche commosso, rimedierò, lo giuro.
Devo ammettere però che il libro di Scott l'ho comprato anche per un altro motivo. Oltre a essere molto attento alle novità per ragazzi, settore che mi interessa particolarmente e non soltanto perché mi piace scrivere queste cose, c'è la presenza di un certo alchimista di cui ho scritto anche io: John Dee.
John Dee in questo caso è la nemesi di Nicholas Flamel. Matematico e astronomo, John Dee era molto apprezzato nella corte di Sua Maestà Elisabetta I, e di lui, come di Nicholas Flamel, si dicono tante cose strane, a cui ovviamente invito a non credere.
La più affascinante riguarda la mano della gloria, costruita con la mano di un impiccato, che indossata permette di paralizzare chiunque.
I lettori di Harry Potter adesso si stanno agitando sulla sedia. Sì, la mano della gloria è stata citata anche nella saga di J.K. Rowling e funzionava praticamente come una torcia elettrica, niente di diabolico dunque. Eh, come dite? Sì, anche Nicholas Flamel è in qualche modo presente in Harry Potter. È citato come un importante alchimista amico di Silente che poi viene ucciso da Voldemort e rimane quindi fregato nonostante l'elisir di lunga vita. E la pietra filosofale che il Tizio Senza Naso che Non Può Essere Nominato stava cercando finisce nelle mani di Silente.
Fare riferimento a qualsiasi cosa venga pubblicata a Harry Potter mi ha stancato. È come se la Rowling avesse inventato tutto e gli altri che hanno seguito la scia della sua fama dovessero accontentarsi delle briciole che rimangono intorno al piatto quando la nostra cara Row si alza sazia e satolla e va via.
Be', questo non è giusto, lo considero un insulto intellettuale. L'alchimia e gli alchimisti non appartengono alla Row, così come la fenice non è una sua invenzione (come qualcuno mi ha detto, ma lasciamo stare...).
Quindi il pregio di questo libro (parlo del libro di Michael Scott) è di aver utilizzato due alchimisti realmente esistiti (1) e di aver imbastito una storia molto intrigante. Un intreccio di mistero e alchimia che promette interessanti colpi di scena. Francamente non saprei dire altro. Mi dà l'aria di un libro studiato per essere venduto e così è stato. La recente notizia di una  trasposizione cinematografia è il sigillo che conferma il suo successo. Ormai, mi pare chiaro, che molti libri vengano scritti e pubblicati in previsione di uno sbocco cinematografico che poi, riguardo i guadagni, fa la differenza.
L'unico appunto negativo è che è un po' povero di idee. L'autore sembra volersele risparmiare per i vari seguiti dato che ne deve scrivere altri cinque (in USA ne sono stati pubblicati due, in Italia uno solo).
Insomma, se volete leggerlo fate pure, non sarò certamente io a impedirvelo. Però se non vi convince guardatevi allo specchio e dite ad alta voce: “No, non comprerò gli altri cinque”. Fatelo però, abbiate il coraggio di non cadere nelle trappole del marketing.
Cosa farò io? Ci sto pensando. Approfittando dei vari sconti e offerte penso di poter risparmiare sulle prossime uscite. Il secondo libro, Il mago, è già in libreria e mi prude il portafogli.
Forse lo comprerò per motivi di studio: devo sapere come va il mercato editoriale, cosa scrivono gli altri, cosa pubblica la più importante casa editrice italiana...
Sì come no, è la solita scusa. La verità è che non ho il coraggio di interrompere una saga e provare poi sensi di colpa nei confronti della mia libreria.
Spero dunque che i prossimi libri di Michael Scott si arricchiscano di idee, almeno quello.

Da IBS:
Nicholas Flamel nacque a Parigi ii 28 settembre 1330. È considerato il più grande alchimista del suo tempo e si dice abbia scoperto la formula della vita eterna. È morto nel 1418. Ma la sua tomba è vuota. Nicholas Flamel è ancora vivo, grazie all'elisir di lunga vita che da secoli produce nel suo laboratorio. Il segreto della formula tuttavia è custodito in un libro preziosissimo che ora si trova nelle mani del malvagio dottor John Dee. Secondo la profezia, solo due giovani gemelli dall'aura d'oro e d'argento possono recuperarlo. Nella San Francisco del ventunesimo secolo Josh e Sophie dovranno battersi contro golem, creature mitologiche e divinità leggendarie emerse dai confini del tempo per difendere il volume. Età di lettura: da 12 anni.

http://www.ibs.it/code/9788804576099/scott-michael/l%27alchimista-i-segreti-di-.html


(1) Be' ovviamente ci sono altri casi tra cui cito “Il segreto dell'alchimista” di Antonia Romagnoli, L'età dell'Acquario editore

domenica 6 dicembre 2009

Contatti case editrici

Breve riepilogo dei contatti delle case editrici più importanti. L'elenco verrà aggiornato.

Armando Curcio Editore 
Le modalità di invio dei manoscritti sono sconosciute. Sul loro sito hanno un numero verde, ma non so se è utile. L'indirizzo della loro sede è il seguente.
Via della Rustica 117, 00155 Roma.


Edizioni E/O
Le Edizioni e/o hanno pubblicato il famoso bestseller L'eleganza del riccio. Le modalità con cui contattarli sono chiaramente indicate in questa pagina web. A differenza di (quasi) tutte le altre case editrici non accetta manoscritti cartacei, ma soltanto via email seguendo queste indicazioni.


Fanucci
Rispondono velocemente in email a ogni richiesta di informazione: info@fanucci.it
Modalità di spedizione: Non hanno indicato le modalità che quindi suggerisco di spedire via posta ordinaria una lettera di presentazione, sinossi e i primi capitoli (manoscritto intero facoltativo).
L'indirizzo è il seguente:

Fanucci Editore Srl
Via delle Fornaci 66
00165 ROMA


Fazi editore

Dal loro sito ufficiale:La casa editrice Fazi è sempre lieta di ricevere nuove proposte editoriali ma, data la quantità dei manoscritti ricevuti, gli autori interessati a presentarci un lavoro sono pregati di usare il modulo che segue. Vi informiamo che dal 01/01/2011 la casa editrice Fazi non prenderà più in considerazione i manoscritti inviati in formato cartaceo. Per tutti i manoscritti inviati in formato cartaceo entro il 31/12/2010 useremo la vecchia procedura.
http://www.fazieditore.it/InvioManoscritti.aspx


Feltrinelli
La Feltrinelli attualmente non accetta manoscritti non richiesti. A quanto ne so utilizza talent scout e agenzie letterarie per scoprire esordienti.


Giunti Editore
Sono stati molto veloci a rispondere ad una email. Quindi se avete dubbi provate a scrivere a: segreteriaeditoriale@giunti.it
Modalità di spedizione: Posta ordinaria. Spedite una lettera di presentazione, la sinossi e i primi capitoli. La Giunti, a differenza di altre case editrici, ha espressamente indicato che non vuole l'opera completa.
Questo è l'indirizzo a cui spedire il manoscritto:

Giunti Editore S.p.A.
Via Bolognese 165
Redazione Ragazzi
(indicate questa dicitura se è un romanzo per ragazzi)
50139 Firenze.


Nottetempo
Dal loro sito:
I manoscritti vanno inviati per posta in formato cartaceo, non in digitale all’indirizzo:
Edizioni nottetempo, Via Zanardelli 34 00186 ROMA.
Una lettera di presentazione può esserci utile per capire chi sia l’autore e di che genere sia l’opera presentata. È fondamentale che i vostri dati e recapiti siano riportati non solo sulla lettera di accompagnamento ma anche sul frontespizio del testo; è indispensabile un indirizzo email.
Non telefonate: nel caso in cui il manoscritto sia ritenuto interessante, vi contatteremo noi.
I manoscritti non verranno restituiti (neanche a spese dell’autore).


Manni editore
Piccola casa editrice che è riuscita a piazzare un romanzo tra i dodici finalisti dello Strega nel 2011. Incollo le modalità di invio direttamente dal loro sito:
Se volete sottoporci il vostro manoscritto, potete spedirlo in:
 via Umberto I, 51 - 73016 - San Cesario di Lecce in formato cartaceo, con accluso floppy disc o cd rom con file rtf o word, nella versione completa e definitiva.
La Manni dà risposta sia in caso positivo che negativo entro quattro mesi dall'invio.


Marsilio Editori
Direttamente dal loro sito:
Puoi inviare una scheda relativa al manoscritto e una breve nota biografica a questo indirizzo e-mail. Il testo verrà esaminato ed eventualmente la casa editrice farà richiesta esplicita di invio del testo.



Minimum Fax
Casa editrice serie ed affidabile che dà molto spazio agli esordienti. Attualmente però,  a quanto dicono sul loro sito, non accettano manoscritti non richiesti. La Minimum Fax organizza periodicamente dei corsi di scrittura. Questo potrebbe essere un modo per farsi conoscere.


Mondadori
Prima di inviare un manoscritto è bene telefonare per sapere se sono disposti o no a prenderlo in considerazione. In rete si leggono molti giudizi contrastanti: a volte dicono chiaramente che non accettano manoscritti, altre volte invece sì.
Il numero di telefono è indicato sul sito. Se dovete proporre un romanzo per ragazzi vi verrà indicato un nuovo numero (che purtroppo non ricordo). Il numero è il seguente:  02-75423215 (orario dalle 9.00 alle 10.30).
Modalità di spedizione: Posta ordinaria. Spedite lettera di presentazione, curriculum e primi capitoli. Se volete spedire il romanzo intero nessuno ve lo impedisce.
L'indirizzo a cui dovete spedire il manoscritto è:

Arnoldo Mondadori Editore
Via Durazzo, 4
20134 Milano



Sonzogno
Attualmente questa casa editrice non prende in considerazione manoscritti inviati spontaneamente.

Ugo Mursia Editore
Questo editore accetta il manoscritto in email, in forma cartacea e su dispositivo cd o floppy. Consiglia di spedire un piano dell'opera e un indice. Per i romanzi suggerisco inoltre una sinossi.
Per informazioni telefonate al numero:  02/67378514 (dalle 14 alle 18)
Se intendete spedire via email cliccate: dattiloscritti@mursia.com
Altrimenti via posta:

Ugo Mursia Editore
via Melchiorre Gioia 45
20124 Milano 



Newton Compton
Il sito adesso indica che non accetta manoscritti non richiesti.L'editore si riserva di valutare quelli pervenuti. Quindi controllate sul sito se accettano o no inediti prima di spedire.
Recapiti:

Sede: via Panama, 22, 00198 Roma
tel.: +39 06 65002553 - 2439
e-mail: info@newtoncompton.com


Piemme
La Piemme richiede il manoscritto completo da inviare per posta ordinaria insieme alla lettera di presentazione e alla sinossi. Scrivete specificando "Redazione Adulti" o "Redazione Ragazzi" al seguente indirizzo.

Edizioni Piemme S.p.A.
Via Tiziano, 32
20145 Milano - Italy


Salani Editore
Consiglio di spedire il manoscritto unitamente alla lettera di presentazione e alla sinosi tramite posta al seguente indirizzo:

Adriano Salani Editore S.P.A.
Via Gherardini 10
20145 MILANO

venerdì 4 dicembre 2009

Le mie due stagioni

Il freddo è arrivato, e io lo aspettavo come un autobus in ritardo. Il freddo è un cappotto di lana che ti arriva fino ai piedi. E dopo averlo indossato ti maledici perché quando sei uscito andavi di fretta e hai messo i calzini di cotone estivi, quelli leggerissimi e di una tonalità di grigio che ricordi di aver visto soltanto in una zona industriale abbandonata di Roma.

L'aria limpida di dicembre mi ricorda un televisore ad alta definizione. È come se il mondo d'estate fosse tutto sfocato e granuloso, e tu fatichi a capire cos'hai davanti e cosa dietro, e di lato, e arranchi per proseguire e soprattutto non capisci cosa devi fare.
Quindi preferisco l'inverno, per adesso. La prossima estate dirò che i mesi caldi sono i migliori e che il caldo aiuta la creatività, le idee. Invece serve soltanto a vestirsi in fretta, prendere il blocco degli appunti, una penna (o il portatile per chi ce l'ha) e sdraiarsi in giardino a scrivere quattro righe.
L'inverno è fatto per creare, e l'estate per revisionare. Le mie stagioni sono queste due, e in mezzo non c'è proprio nulla.

mercoledì 2 dicembre 2009

Più libri più liberi, ottava edizione

Si svolge anche quest'anno, dal 5 all'8 dicembre al palazzo dei congressi dell'EUR di Roma, la fiera dedicata alla piccola e media editoria "Più libri più liberi".
Il programma è molto ricco ed è inutile riportarlo tutto. Ci sarà la celebrazione del bicentenario della liberazione dei paesi dell'america latina, un ampio omaggio a Gianni Rodari, e una serie di incontri dedicati agli "anni zero", ovvero come è cambiata l'editoria in questi ultimi dieci anni. Tra gli altri saranno ospiti Beppe Servergnini e il filosofo Gianni Vattimo.
Vi incollo dal sito ufficiale alcune cose di mio interesse.
http://www.piulibripiuliberi.it/


5 dicembre

ore 14.00 
Creatori di scrittura per creature da lettura
Tavola rotonda
Da Gianni Rodari a Geronimo Stilton; lettura e scrittura creativa
Stimolare alla scrittura creativa gli adulti educatori
Scrivere fantasticando
Intervengono Fiorella Bongiorno, Carlo Marini e Cosimo Rodia
A cura di Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile
Coordina Claudia Camicia
Sala Diamante

ore 14.00
2009: un bilancio di crisi?
Previsioni 2009. In attesa del natale: piccoli e grandi a confronto
Intervengono Monica Manzotti e Marco Polillo
A cura di AIE - Associazione Italiana Editori e Giornale della libreria
Sala Smeraldo

6 dicembre

ore 10.30
Un buon libro non è mai scontato
Tavola rotonda
Proposte per una buona legge sul libro
A cura di edizioni nottetempo, Instar Libri, Iperborea, Marcos y Marcos, minimum fax e Voland
Sala Smeraldo

ore 12.00
Lev N. Tolstoj. Cento anni dalla sua morte
Tavola rotonda
Intervengono Gloria Gazzeri e Claudia Scandura
A cura di Sankara Edizioni
Sala Corallo

ore 13.00
L'offerta per gli editori: Kindle
Interviene Anne Stirnweis
digITAL Café


ore 14.30
Dalla pagina al pixel
GoogleBooks non è il solo. Portare la competizione nel processo di digitalizzazione dei contenuti
Intervengono Piero Attanasio, Santiago de la Mora, Marco Polillo e Mario Resca
A cura di Più libri più liberi e Giornale della Libreria
Coordina Cristina Mussinelli

ore 16.00
L'arte del racconto
Intervengono Edoardo Albinati, Giovanni Carta, Nicola Lagioia e Gaia Manzini
A cura di Fandango Libri

7 dicembre

ore 10.30
Superare la soglia della distribuzione
Ma che prezzo ha il libro?
Intervengono Alberto Galla, Massimo Gentili ed Enrico Iacometti
A cura di AIE - Associazione Italiana Editori e Giornale della libreria

ore 14.00
Facciamo un libro. A scuola di editoria
Tavola rotonda
Intervengono Marco Cassini, Flavia Cristiano, Tullio De Mauro e Marco Di Marco
A cura di Fondazione Bellonci
Sala Rubino

ore 18.00
Mafia vs Legalità
Tavola rotonda
Intervengono Pietro Grasso, Dacia Maraini e Giulio Perrone
A cura di Giulio Perrone Editore
Coordina Paolo Butturini
Sala Diamante

8 dicembre

ore 12.00
Professione Libraio
Tavola rotonda
Presentazione del 4° corso di alta formazione in gestione della libreria
Intervengono Niccolò Ammaniti, Rodrigo Dias e Tiziano Vescovi
A cura di Scuola Librai Italiani

ore 14.00
Dai libri ai film
Intervengono Ilaria Barbisan, Fausto Brizzi, Elido Fazi e Laura Paolucci
A cura di AIE - Associazione Italiana Editori e Giornale della Libreria

ore 16.00
Presentazione del libro
Mia sorella è una foca monaca di Christian Frascella

Intervengono l'autore, Fausto Brizzi e Giorgia Würth
A cura di Fazi Editore
    Sala Rubino

domenica 29 novembre 2009

L'entusiasmo dell'esordiente


giovedì 26 novembre 2009

Il buio dentro

E' un racconto breve che ho scritto qualche mese fa per un concorso a tema (il buio appunto), qui metafora del male di vivere.
Potrebbe sembrare poco originale, ma credo che un po' lo sia.
Ogni volta che rileggo qualcosa trovo difetti, per questo motivo in questo blog pubblico poche cose. Stavolta lo do in pasto ai lettori così come l'ho lasciato dall'ultima revisione.

Anche questo racconto, come in molti altri che scrivo, hanno una base realistica e un fondo di magia. La prima definizione che mi viene in mente è realismo magico.

Il buio dentro

lunedì 23 novembre 2009

Le magie di Omnia: il signore del destino

Fabio Cicolani debutta nel mondo della narrativa con "Le magie di Omnia: il signore del destino". Per chi come me ha seguito in questi anni il suo blog non può fare che piacere. L'entusiasmo con cui Fabio ha sostenuto questo progetto merita da solo l'acquisto.


Lycaon, un pericoloso Oscuromante del pianeta magico Omnia, viene in possesso del romanzo che narra la storia della sua sconfitta per mano di due gemelli magici omniani, Alfa e Omega, e di Bianca e Viola, due bambine terrestri che abitano in un piccolo paese del centro Italia. Ma Lycaon è in tempo per cambiare tutto, perché quello che c'è scritto nel libro, non è ancora accaduto! I quattro ragazzi si vedranno così trascinare in un'avventura dall'esito sempre incerto, perché ogni mossa di Lycaon e la loro conseguente risposta, mutano il finale del libro, capovolgendo sorti, scatenando eventi e infiammando scontri che li porteranno ad affrontare mostri terribili e magie per loro impensabili. Una sfida all'ultimo sangue con il più grande degli autori di storie e l'avversario maggiormente temuto da tutti i Signori Oscuri: il Destino.

codice ISBN-10: 889632503X
codice ISBN-13: 9788896325032
Editore: La Corte Editore

Sito ufficiale: http://www.magiediomnia.com/

http://www.ibs.it/code/9788896325032/cicolani-fabio/magie-di-omnia-il.html

sabato 21 novembre 2009

Quaranta regole di Umberto Eco per scrivere bene

Quaranta regole di Umberto Eco per scrivere bene


1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.

3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.

4. Esprimiti siccome ti nutri.

5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.

6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.

7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.

8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.

9. Non generalizzare mai.

10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.

11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”

12. I paragoni sono come le frasi fatte.

13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).

14. Solo gli stronzi usano parole volgari.

15. Sii sempre più o meno specifico.

16. La litote è la più straordinaria delle tecniche espressive.

17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.

19. Metti, le virgole, al posto giusto.

20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.

21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.

22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.

23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?

24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.

25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.

26. Non si apostrofa un'articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.

27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!

28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.

29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.

30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.

31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).

32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.

33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.

34. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.

35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.

36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.

38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.

39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

40. Una frase compiuta deve avere.

(U. Eco, La bustina di Minerva, Bompiani, 2000)

mercoledì 18 novembre 2009

Fine anche della prima revisione

La prima revisione della Fenice è terminata, e non so valutare ancora con quali risultati. Sta diventando un tour de force troppo stressante e non sono in grado di reggere una seconda revisione senza prima disintossicarmi dal mio stesso modo di scrivere.
Quindi, nonostante i buoni propositi, niente partecipazione al Battello a Vapore, sob. E poi diciamocelo: non è un libro adatto a un premio letterario. Ci sono tre sottotrame che non sono riuscito a chiudere e che per farlo necessitano di troppo spazio (due altri volumi, eh sì, sono di quelli a cui piace scrivere saghe). Poi non è un libro studiato per partecipare a un concorso. Sono dell'idea che quei libri debbano avere una sorta di ruffiana condiscendenza, tematiche sociali nella storyline principale o almeno in una delle secondarie (be' io ci ho infilato una famiglia clandestina ma non basta), e come ho detto precedentemente, non deve essere il primo libro di una saga in X volumi in cui nell'ultimo volume il bene si scontra col male e si viene a scoprire che il male non è così male, e il bene non è così benevolo, ecc.ecc.
Quindi, pur ritenendo questo premio molto importante (forse il più importante del genere), passo questa edizione e mi preparo alla prossima.

Dicevo, la prima revisione non è andata esattamente come volevo per vari motivi: fretta, poca concentrazione, e anche poche energie mentali. Eppure qualcosa di buono c'è. Innanzitutto pensavo che quelle 51.000 parole fossero insufficienti. Invece non ho dovuto aggiungere granché, a parte quelle descrizioni che tendo ad abbozzare nella prima stesura e che poi sostituisco con descrizioni migliori. Altre parti sono da sistemare meglio e lo farò con calma entro Natale.

Aggiornamento.
Ok, come non detto. Mi sono ritrovato il manoscritto sulla pennetta e ho iniziato a rileggerlo. Non male. Meglio del precedente senz'altro, e soprattutto più corto! Ho revisionato un paio di capitoli sul lavoro. Revisionare il proprio manoscritto al lavoro ti dà la straniante sensazione di venir pagato per scrivere, quando invece dovresti fare altro.
Quindi me la prenderò comoda sì, ma un capitolo al giorno lo voglio rileggere e in un mese quindi (28 giorni per l'esattezza), dovrei avere il manoscritto definitivo da affibbiare al mio primo lettore che mi urlerà contro ogni volta che trova un errore (è un editor mancato, glielo dico sempre).
Quindi ricapitolando: entro metà dicembre avrò finito la seconda revisione. Poi lascerò il manoscritto in altre mani e a quel punto spariranno anche virgole messe a caso e tempi discordanti. Nel frattempo riscriverò la lettera di presentazione e la sinossi, aggiungendo la nuova sottotrama e allegando l'esplicita richiesta del manoscritto completo, sempre che non si siano sbagliati. A questo ho deciso di aggiungere anche le sinossi del volume 2 e 3 (ma quelli parleranno di altri animali leggendari).
A gennaio il manoscritto partirà verso la Grande Casa Editrice che me lo ha richiesto. E a quel punto attenderò la risposta e tornerò a dedicarmi ai racconti e ai concorsi.

martedì 17 novembre 2009

Segnalazioni varie

E' finalmente uscito il Lexicon, l'enciclopedia dedicata al mondo di Harry Potter scritta da Steve Vander Ark. Il libro, edito dalla Piemme, è disponibile da oggi in libreria al prezzo di 20 euro.
http://www.marinalenti.com/index.php?option=com_idoblog&task=viewpost&id=207&Itemid=62







Su La repubblica, in collaborazione con la scuola Holden, è online un corso di scrittura in dieci lezioni, consultabile gratuitamente al seguente indirizzo:

http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/corsi-on-line/


Sempre su La Repubblica è possibile scaricare un inserto culturale gratuito in formato PDF, R2Cult. In questo numero, tra le altre cose, c'è un interessante articolo di Umberto Eco, anticipazioni dei libri in uscita, segnalazioni e classifiche.

http://download.repubblica.it/r2/07112009.pdf


Sul Corriere della Sera (quello cartaceo) ogni domenica ci sarà un inserto di dieci pagine dedicate alla cultura.

http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_07/tempi-liberi-cultura-lancio_8128eff0-cb7e-11de-8d35-00144f02aabc.shtml


domenica 15 novembre 2009

Che tipo di crisi è?

Il rapporto dell'AIE (Associazione Italiana Editori) del 2008 prende in considerazione il mercato librario dell'anno precedente. Allora non si parlava di crisi ma qualche accenno di flessione c'era, anche se ovviamente se ne guardavano bene dal dircelo.
La flessione del numero di lettori è dell'1% mentre il mercato dei libri è salito del 0,9%. Questo significa che c'è meno gente che legge ma quella gente legge di più. Credo.
In realtà soltanto 3,2 milioni di persone leggono almeno un libro al mese e sono soprattutto donne.


Ciò che invece mi spaventa è l'incredibile numero di case editrici: sono state censite 2901 (1) case editrici per un totale di circa 38.000 addetti ai lavori. Mi spaventa ma non mi stupisce. E' più facile aprire una casa editrice piuttosto che pubblicare un libro, quindi invece di pagare un editore per farlo conviene andare dal notaio, commercialista, tribunale eccetera e aprirne una propria (magari in società con un amico). Quello degli editori è un mercato variegato che comprende istituti culturali e case editrici a pagamento. Quest'ultime gonfiano i numeri riguardanti la presenza sul mercato e sul numero di libri pubblicati.

Mi sembra di aver già parlato di questi dati. Il fatto è che leggerli mi dà da pensare.
Vorrei chiedervi se secondo voi questa flessione dei lettori sia un questione economica o culturale.
Non si legge per voglia o non si legge perché non si hanno i soldi per comprare libri? Il fatto che i bambini e i ragazzi leggano di più deve farci sperare o è soltanto una vana speranza?  (2)
Perché le persone si iscrivono alle biblioteche soltanto per prendere DVD e chattare?
Perché nascono tante case editrici se poi il mercato non è così florido? Qui mi viene da pensare che sia soltanto una bolla di sapone (questo spiega la foto allegata). Attenti quindi: aprire un'attività è facile, rimanere sul mercato no. E c'è il rischio che accada ciò che è accaduto nell'informatica qualche anno fa quando improvvisamente si sono dati tutti al web design e hanno saturato il mercato. Poi alla fine sono sopravvissuti in pochi, e neanche i migliori.


(1) in un vecchio post ho scritto che nel 2008 il numero degli editori era di circa 8.000. Si passerebbe quindi dai 2900 del 2007 agli 8.000 del 2008, un crescita di circa il 275%. Possibile? Non credo. Comunque le fonti dei dati erano differenti e tendo a fidarmi maggiormente dell'AIE.

(2) Questo spiegherebbe il motivo per cui il mercato "teens" è in crescita.

http://www.aie.it/

venerdì 13 novembre 2009

Settima rassegna della microeditoria di Chiari

Si apre oggi e durerà fino a domenica 15 novembre, la settima edizione della Rassegna della microeditoria di Chiari (in provincia di Brescia), quest'anno dedicata alla memoria di Alda Merini, la poetessa recentemente scomparsa.

Dal sito ufficiale:
L'associazione culturale "L'Impronta" e il Comune di Chiari, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, della Provincia di Brescia e dell'Universita' Cattolica di Milano, in collaborazione con il Parlamento Europeo, il Sistema Bibliotecario Sud Ovest Bresciano, la Fondazione Cogeme Onlus e il Centro Giovanile 2000, hanno voluto promuovere questa rassegna per valorizzare la produzione della piccola editoria italiana e perche' il pubblico abbia l'opportunita' di conoscere questa realta' attraverso i volti dei suoi protagonisti.
:: INGRESSO LIBERO ::

Microeditoria

...questa parola identifica quel mondo vivace e stimolante di chi fa l'editore per passione, dedicando ad ogni edizione impegno e tempo senza misura.

Editori micro, ovvero piccoli, per l'entita' della loro produzione, ma grandi per la qualita' dei loro prodotti e per l'entusiasmo del loro lavoro.

http://www.rassegnamicroeditoria.it/

giovedì 12 novembre 2009

And another thing...

Come era stato annunciato il 16 settembre 2008, in occasione del trentennale è uscito il sesto libro della serie Guida galattica per autostoppisti.
Il romanzo, intitolato And another thing..., non è un'opera del geniale scrittore inglese Douglas Adams, deceduto prematuramente nel maggio 2001, ma di Eoin Colfer, famoso in Italia e nel mondo per la saga fantasy per ragazzi Artemis Fowl.
Ovviamente per il momento è disponibile soltanto in lingua inglese e non si sa se la Mondadori, che ha la Guida galattica per autostoppisti in catalogo, ha intenzione di tradurlo.

Di Douglas Adams restano inoltre irreperibili il primo romanzo della saga di Dirk Gently, Dirk Gently, Agenzia di investigazione olistica (l'ultima edizione risale al 1996 ed è edita dalla Feltrinelli),  e Il salmone del dubbio (uscito per la Mondadori nella collana Strade Blu nel 2002 e Urania nel 2004). Con un po' di fortuna questi due libri li potete trovate in biblioteca. Il secondo volume della saga di Dirk Gently invece non è stato mai tradotto.
Il salmone del dubbio comprende dieci capitoli di un romanzo rimasto incompiuto, e che secondo l'autore avrebbe potuto far parte sia della saga della Guida sia di quella di Dirk Gently, oltre a una serie di articoli e appunti a cui stava lavorando.

Nonostante il mio scetticismo riguardo la buona riuscita di questo sequel apocrifo (ma autorizzato dalla vedova Adams), auspico che Ancora un'altra cosa... (1) venga tradotto e serva a riportare all'attenzione dei lettori e dei media uno scrittore (parlo di Douglas Adams) dalla comicità geniale e molto english (scrisse anche per i Monty Phyton). Soprattutto spero che Adams torni all'attenzione degli editori italiani che potrebbero approfittarne per completare la traduzione delle sue opere.

(1). “Il temporale era definitivamente cessato, e i tuoni che rombavano sopra le colline suonavano un po' come un uomo che dicesse: - Ah, ancora un'altra cosa... - venti minuti dopo avere ammesso di aver perso il filo del discorso. “. Tratto da Addio, e grazie per tutto il pesce.

martedì 10 novembre 2009

Fame di pubblicazione



domenica 8 novembre 2009

Imperdibile quel debutto

Ho ritrovato tra i bookmarks un vecchio articolo uscito per La repubblica delle donne Web scritto da Antonella Fiori che sono sicuro possa interessarvi.
Il link verrà aggiunto inoltre nella sezione "Articoli esterni".

Alcuni passaggi interessanti:
" Il successo di un autore dipende da tanti fattori, tra i quali l'esposizione mediatica è cruciale."


"Dal 2004 il numero di autori italiani di narrativa è passato da 5.115 a 6.188, quello degli esordienti da 2.537 a 3.191. Ma se pubblicare non è più così difficile, il rischio è passare velocemente da quindici minuti di fama a un brusco "post mortem". Gli autori debuttanti sono il 50 per cento del mercato annuo, però il 70 per cento di loro si ferma al primo libro."

In altri passaggi gli editor ci invitano a essere originali nello stile e nei contenuti, di non copiare i best seller del momento insomma. Certo però che a guardare gli scaffali delle librerie tutta questa originalità non è così evidente.
Tutto sommato sta agli scrittori decidere se essere originali o cavalcare una moda. Non ci trovo niente di male nel farlo. Pensate che sia facile barcamenarsi in un genere che non fa parte del proprio background culturale? Secondo me per niente. In quel caso la scrittura è tutto mestiere, tecnica e studio del genere e delle sue convenzioni.

Inventare è facile, è copiare che è difficile, diceva Totò. E comunque si può cavalcare una moda con originalità, come ha fatto Manzoni con il romanzo storico due secoli fa, oppure l'attuale e intellettuale Tommaso Pincio (nome volutamente ispirato a Thomas Pynchon) con la sua narrativa ispirata alla corrente avantpop che trae linfa dalla cultura popolare americana. Infatti Pincio nel (bel) romanzo Lo spazio sfinito (Ed. Fanucci) parla di Kerouac e Marylin Monroe, mica di Italo Calvino o Silvana Mangano, come forse avrebbe dovuto.
Il resto leggetelo voi.
http://dweb.repubblica.it/dweb/2007/05/12/attualita/attualita/149lib548149.html




Nota di servizio
I commenti riguardanti post più vecchi di un mese sono, per forza di cose, moderati. Non ho intenzione di andare a controllare periodicamente i vecchi messaggi e sperare di non trovare link a siti pornografici o a rivenditori di pillole blu.
Quindi se commentate un vecchio post abbiate pazienza, a meno che non volete vendermi pasticche per facilitare le capacità erettive ve lo passo.
Ringrazio quindi UnPostoNelMondo per il commento lasciato a un mio vecchio racconto. Adesso devo soltanto scoprire quale.

venerdì 6 novembre 2009

Novità per ragazzi

Torna in libreria Pierdomenico Baccalario (autore di Century, Ulysses Moore e tante altre cose)  con il romanzo Il popolo di Tarkaan, edito come sempre dalla Piemme.

Dal sito:
Il 2 febbraio è considerato un giorno magico. È il giorno in cui si apre una porta tra il mondo reale e il mondo fantastico, e tutto può accadere. È il giorno in cui a Oulx, un paese tra le montagne della Val di Susa, compaiono due colossi alti tre metri e armati fino ai denti, che assomigliano in modo impressionante ai protagonisti della famosissima saga fantasy di Tarkaan. È il giorno in cui, a Tarkaan, i ferocissimi guerrieri delle montagne danno la caccia a venticinque alunni della scuola elementare di Oulx. All’alba del 3 febbraio, il passaggio tra i due mondi si chiuderà definitivamente, fino all’anno successivo. Ci sono solo 24 ore di tempo perché ogni creatura vivente torni nel proprio mondo…

http://www.edizpiemme.it/libri/il-popolo-di-tarkaan-9788856604689


I fan di Moony Witcher invece devono aspettare il 24 novembre per poter leggere Morga, la maga del vento, il primo di tre libri che l'autrice della fortunata serie della bambina della sesta luna pubblicherà con la Mondadori. La presentazione avverrà a Roma presso il museo Explora il 28 novembre.
http://www.sestaluna.eu/ita/Notizie/Articoli-e-reportage/Morga-la-maga-del-vento.-La-nuova-trilogia-di-Moony-Witcher

Francesco Falconi invece ha presentato alla fiera del fumetto e animazione Lucca Comics and Games  il secondo e ultimo capitolo della saga di Prodigium, edito dalla Asengard, dal titolo: Prodigium, l'acropoli delle ombre.
Sessantaquattro fortunati fan hanno potuto ottenere una copia speciale di questo volume proprio a Lucca.
http://www.francescofalconi.it/


Infine si avvicina il debutto di Fabio Cicolani con Le magie di Omnia: il signore del destino, il primo di una serie di libri per ragazzi che saranno pubblicati dalla giovane La corte Editore.
http://magiediomnia.blogspot.com/

mercoledì 4 novembre 2009

Seconda stesura terminata!

In appena due mesi sono riuscito a terminare la seconda stesura della Fenice. Sembrano pochi, in realtà per una seconda stesura li ritengo anche troppi. La storia era già scritta, i personaggi li conosco come se fossero dei familiari. Ognuno di essi in questi mesi ha maturato un carattere più deciso di quanto avessi immaginato e farli agire è stato facile.
In verità non ne sono completamente soddisfatto. Essendo una bozza c'è ancora molto da fare. C'è bisogno di una accurata revisione che dovrà innanzitutto colmare i buchi che probabilmente ho lasciato (avendo tagliato molto), poi dovrò sistemare la punteggiatura e gli errori, infine migliorare lo stile (alcune descrizioni ad esempio sono abbozzate, altre illeggibili).
La seconda stesura è di 51.000 parole contro le 85.000 della prima.

Nel frattempo una Grande Casa Editrice a cui avevo mandato i primi capitoli vuole il manoscritto completo. Avevo quasi intenzione di spedire la prima stesura ma... ammetto di aver commesso delle ingenuità che hanno assolutamente bisogno di essere tolte, preferisco quindi aspettare.
Non ho scadenze. L'invio del manoscritto non prevede impegni da nessuna delle due parti. Probabilmente l'idea è piaciuta e la sintassi con cui è scritto è decente. Non credo però che questo basti per convincere una Grande Casa Editrice.
Per oggi è tutto. Vado a revisionare. Non posso neanche lasciare il manoscritto a riposo prima di ricominciare. Non ho tempo stavolta, e forse è meglio così.

lunedì 2 novembre 2009

E' morta Alda Merini


All'età di 78 anni si è spenta nel reparto oncologia dell'ospedale San Paolo di Milano, a causa di un tumore osseo, Alda Merini, considerata la più importante poetessa italiana del Novecento.
Nata il primo giorno di primavera del 1931, coincidenza a cui aveva dedicato alcune poesie, Alda Merini ha esordito molto giovane pubblicando il primo libro a sedici anni: La presenza di Orfeo per la casa editrice Schwarz, sotto la guida del critico, poeta e romanziere Giacinto Spagnoletti che aveva subito intuito in lei un grande talento.

Di Alda Merini oltre alle poesie, forse poco lette come tutte le composizioni di questo genere, si ricordano i numerosi ricoveri negli ospedali psichiatrici che rinnovano una spietata tradizione che vuole  l'artista troppo sensibile sradicato da una realtà che gli va sempre dolorosamente stretta.
L'esperienza del manicomio verrà raccontata nelle poesie contenute ne La terra santa, pubblicato nel 1984.

Tra le onorificenze ricevute ricordo il premio Viareggio nel 1997 e il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999. Dal 2002 era Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nel 1996 era stata proposta dall'Academie Francaise per il premio Nobel per la letteratura. Un premio che purtroppo, come nel caso di Mario Luzi, non è mai arrivato e che tutto sommato non è necessario per laureare un poeta.

http://www.aldamerini.com/

sabato 31 ottobre 2009

Incontri improvvisi


giovedì 29 ottobre 2009

7 autori per 7 racconti

Concorso interessante rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Di questo concorso ne avevo sentito parlare qui, nel frattempo però il bando è stato prorogato fino al 31 dicembre.
Avete quindi altri due mesi per scrivere un racconto
1) Noir
2) Fantasy
3) Racconti per bambini
4) Storico
5) Giallo
6) Narrativa
7) Comico/Satirico

Si può partecipare con più di un racconto (in diverse categorie).
Per il bando completo cliccate il seguente link:
http://www.etet.it/NEWS/Bando-concorso

martedì 27 ottobre 2009

Piccole case editrici e mulini a vento

Da giorni si discute sull'iniziativa intrapresa da alcune piccole case editrici: la Minimum Fax, Instar Libri, Voland, Marcos y Marcos e Iperborea. Secondo il loro punto di vista, spiegato con chiarezza in questo blog, gli sconti sui libri sono nocivi; nocivi sia per le piccole realtà editoriali, sia per le librerie indipendenti che non sono in grado di reggere la concorrenza dei supermercati e delle grandi catene che praticano forti sconti. Questo tipo di marketing, sempre secondo il loro punto di vista, danneggia anche i lettori i quali vengono indotti a comprare un certo tipo di libro invece di un altro.


E' vero anche i libri costano sempre di più e la qualità materiale è sempre più bassa. Venti anni fa con 30.000 lire portavi a casa un libro rilegato con copertina rigida e sovracopertina. A questo prezzo oggi puoi comprare un libro brossurato a copertina morbida la cui qualità impedisce uno spontaneo godimento e ci costringe a fare attenzione all'oggetto oltre che al contenuto.
I prezzi alti sono ovviamente giustificati dalle tirature: le Grandi Case Editrici pubblicano libri con tirature maggiori e riescono ad ammortizzare meglio i costi di produzione. Per questo si trovano libri di buona fattura a meno di 20 euro (1).

L'iniziativa, chiamata Mulini a vento, è coraggiosa ma discutibile soprattutto perché, a un primo impatto, mi sembra che i primi a rimetterci siano proprio i bibliofili, gli stessi che spulciano nei cataloghi delle piccole case editrici in cerca di bei romanzi.
L'appello, insomma, mi sembra una provocazione dovuta all'esasperata ricerca di spazi in cui farsi notare e in cui poter vendere i propri libri. Una provocazione che mi fa anche dubitare delle tante sbandierate opportunità nate grazie al web e alla visibilità che offre a costi praticamente nulli.
Queste piccole realtà non si sono vendute alle mode letterarie dei maghetti, della chick-lit, del baby fantasy, della teen-lit (2) e di questi e quelli che parlano della vita del proprio cane, gatto o canarino che sia, e sicuramente soffrono perché la crisi ha causato un abbassamento dei consumi e ha indotto i lettori occasionali a servirsi nei supermercati invece che nelle librerie, dove almeno hanno un po' di visibilità.

Sono curioso di sapere come andrà avanti questa donchisciottesca protesta. Nel frattempo continuerò a comprare i loro libri e, nel mio piccolo, a parlarne in questo blog (3).
Comunque anch'io devo fare i conti con la crisi: cerco offerte, sconti e compro libri usati quando mi capita. Anch'io, come tanti del resto, devo trovare un compromesso tra appagamento culturale e costo della vita.


(1) È anche vero che poi le edizioni tascabili costano troppo, secondo me.
(2). Non so se esiste questa definizione. Intendo la letteratura, non di genere, scritta da adolescenti per altri adolescenti.
(3).Consiglio la lettura di La futura classe dirigente di Peppe Fiore (ed. Minimum Fax) che recensirò presto.

domenica 25 ottobre 2009

Striscia n.2


venerdì 23 ottobre 2009

Concorsi letterari

http://www.concorsiletterari.it

Vi segnalo questo sito che raccoglie moltissimi concorsi letterari ( per poesie,romanzi e racconti), sia locali che nazionali.
E' un sito utile, anzi indispensabile, per chi vuole farsi un curriculum letterario.
I concorsi sono ordinati per scadenza. Ognuno di essi è corredato da una esaustiva scheda contenente tutto ciò che è necessario sapere: scadenza, chi lo ha indetto, chi può partecipare, come partecipare e soprattutto se c'è una quota da pagare.

Parere personale
Selezionate bene i concorsi prima di partecipare: non tutti infatti creano un buon curriculum letterario. Così come nessuno mette nel curriculum la pubblicazione di un libro in un servizio print on demand, così non dovrebbe mettere la vittoria o partecipazione in concorsi che, ad esempio, pubblicano tutti indistintamente.

Quota di partecipazione
In questo caso valutate bene se vale la pena pagare. Il concorso indetto dall'assessorato del comune di Barletta in cooperazione con la casa editrice La Penna Blu prevede un costo di partecipazione di 12 euro. In questo caso vale la pena spenderli perché:
1- E' sponsorizzato da enti pubblici, ha quindi una certa rilevanza istituzionale.
2- I vincitori ricevono soldi oltre alla pubblicazione.
3- Il racconto può essere spedito via email quindi risparmiate almeno 5 euro tra raccomandata A/R e stampa.
4- La quota di partecipazione serve a scremare i partecipanti.
Un altro concorso a pagamento a cui vale la pena partecipare, per fare un altro esempio, è il premio Calvino.

Concorsi finalizzati alla pubblicazione in una piccola casa editrice
In questo caso valutate se la casa editrice è seria e rispettabile e se il vostro racconto/romanzo/poesia ha la possibilità di uscire da quel libro e avere una vita al di là del concorso stesso. In questo caso consiglio di dare un'occhiata alle precedenti edizioni e controllare se qualcuno di quei nomi ha poi pubblicato altro.

giovedì 22 ottobre 2009

Striscia umoristica

Dopo aver scoperto Strip Generator mi è venuta voglia creare una serie di strisce umoristiche per questo blog. Ovviamente riguarderanno l'editoria, gli esordienti, i libri... tutto ciò di cui parlo qui, insomma.
Probabilmente diventerà un appuntamento settimanale.
Questi personaggi un giorno avranno anche un nome, magari una storia. Intanto beccatevi la prima.


lunedì 19 ottobre 2009

Continua l'incipit

Esercizio di scrittura. Prendete il decimo libro di uno scaffale delle vostra libreria. Apritelo e leggete l'incipit. Adesso continuate l'incipit scrivendo per almeno cinque minuti tutto quello che vi viene in mente.
Non preoccupatevi troppo di cosa scrivete e come: fate questo esperimento liberando le vostre idee.
Ho letto il seguente racconto almeno quindici anni fa, se non venti, e non ricordavo assolutamente niente. Il risultato confrontato con l'originale è buffo.
Ovviamente vi invito a fare lo stesso.

Incipit tratto da “La maschera di gesso” di Gustav Meyrink (Racconti agghiaccianti, Tascabili Economici Newton).


- Ancora sessanta minuti a mezzanotte – disse Ariosto, levandosi di bocca il sottile cannello della pipa olandese.

Ma nessuno si curò di quello che stava dicendo. Ariosto riprese a fumare, poi con lo sguardo passò in rassegna gli ospiti. In un certo senso si era pentito di averli invitati.
Il primo era una femmina di yorkshire, altezzosa e frivola, che aveva trascorso metà della sua vita a farsi pettinare dalla padrona e l'altra metà a guardare stupide fiction in televisione. La memoria gli riportò a galla il nome di Mally. Un nome che non aveva alcun significato. Come lei, d'altronde.
Il secondo invece se ne stava accucciato sul divano prorompendo con tutta la stazza e occupandone la maggior parte. Arnoldo era il peggior mastino napoletano che avesse conosciuto in vita sua, totalmente incapace di dare un significato all'intelligenza canina. Tra l'altro, durante l'ultima sfilata del Dog Day Price, qualcuno aveva messo in discussione il suo pedigree scatenando le ire del padrone. Sentendolo urlare Ariosto fu certo che avesse parte del suo DNA. Cani e padroni, in qualche modo, discendono sempre dallo stesso ceppo.
Era dunque il peggior capodanno da almeno sei anni a questa parte ed era costretto a trascorrerlo con questi qui. Poco male. Aveva la sua pipa preferita e il miglior tabacco aromatizzato alla menta che esista sul mercato. Per un bassotto come lui era più che sufficiente.

venerdì 16 ottobre 2009

La letteratura sommersa degli Ebook


Uno scambio di email con un amico di blog mi ha fatto riflettere sulla questione delle autoproduzioni e sugli Ebook.
Qualche anno fa sarei stato anch'io tra quelli disposti a pagare per pubblicare su carta una qualche mia monnezza letteraria. Per fortuna non ho mai avuto niente di finito e soprattutto non ho mai avuto tutti quei soldi che le case editrici a pagamento richiedono. Tantomeno avrei speso un solo centesimo per pagare una agenzia di print on demand per poi tentare la distribuzione manuale nelle librerie o la vendita porta a porta.


La diffusione gratuita degli E-book è ormai più conveniente di qualsiasi altra soluzione.

Scrivete i vostri romanzi, metteteli a disposizione gratuitamente nel vostro sito o blog, divertitevi a realizzare un booktrailer e fate un po' di web marketing. Con un po' di fortuna e un po' di bravura potrebbe addirittura capitare che qualche talent scout si accorga di voi e vi chieda di pubblicare il libro su carta.
Esbat di Lara Manni è stato un Ebook fino a quando qualcuno le ha chiesto di pubblicarlo. Adesso il libro è in catalogo presso la Feltrinelli, una delle case editrici più difficili da raggiungere dagli esordienti. Geshwa Olers e il viaggio nel masso verde è un fantasy (o med-fantasy) di Fabrizio Valenza che ha avuto migliaia di download da Lulu.com prima di essere pubblicato da L'età dell'acquario.

Un giorno, forse, arriveremo a sdoganare le autoproduzioni in maniera più radicale e capiterà quindi che un Ebook mai pubblicato da una casa editrice riceva un importante riconoscimento letterario. Perché questo accada dovrà cambiare il modo di pensare la letteratura e dovrà cambiare in maniera più profonda di quanto succede oggi con le versioni elettroniche dei best seller. Non è quindi una questione di business o di fruibilità dell'opera, ma di opportunità che non a tutti vengono erogate alla stessa maniera. Sono sempre stato convinto che oltre ai tanti libri che fanno parte della storia della letteratura ce ne siano altrettanti che, se pubblicati, avrebbero potuto diventare altrettanto importanti.
Grazie agli Ebook un giorno qualcuno di questi libri sommersi verrà fuori. Dovrà succedere, prima o poi.

Come sono gli Ebook? Be', detto tra noi, il 95% degli Ebook presenti in rete è monnezza (pure i miei racconti eh, mica sono il genio incompreso che pensate voi!).
Valutare la qualità di scrittura di un esordiente in rete non è comunque facile, soprattutto perché quello che leggiamo non è passato nelle mani dell'editor. L'editor è colui che dovrebbe far brillare la cristalleria della vostra vetrina, la persona che deve limare le imperfezioni e rendere il libro pubblicabile. Presuntuosi a parte, tutti devono essere consapevoli di aver bisogno di un editor. Poi se è un bravo editor meglio ancora.
Gli Ebook, e purtroppo anche molti libri cartacei, hanno saltato questo passaggio e gli errori nella maggior parte dei casi abbondano.
Nel 95% di cui sopra sono errori dovuta a un profonda ignoranza della lingua italiana e delle basilari tecniche di scrittura; poi c'è anche quel 5% in cui gli errori sono normali refusi,  ripetizioni o cacofonie facilmente cancellabili.
In quel cinque percento vorrei comprendere:

- 31 ottobre di Glauco Silvestri.
- Primo Mazzini e la stanza fuori dal tempo, dell'ex esordiente Simone Navarra.
- Uomini e lupi di Alex Mcnab.

mercoledì 14 ottobre 2009

Herta Müller nobel per letteratura 2009

Nel 2009 ancora ci stupiamo dei nomi che l'Accademia Svedese tira fuori dal cilindro per assegnare il nobel per la lettura, eppure non dovrebbe essere così.
Il nobel non viene assegnato soltanto per meriti letterari: è come un jolly da giocare durante una partita a carte.

Nel 1953 a vincerlo fu Winston Churchill (1). Churchill è stato un grande statista e un fine oratore. Ha tenuto sotto pressione Hitler e Mussolini mentre gli alleati organizzavano lo sbarco in Normandia. Si parla anche di discutibili carteggi che lo coinvolgono (2), ma di lui è nota soprattutto la ferrea convinzione che non si dovesse venire a patti col nazifascismo. Le sue capacità dialettiche fanno quindi parte della storia, ma da qui a dargli il nobel per la letteratura, secondo me, ce ne passa.
Assegnargli il nobel per la pace sarebbe stato poco opportuno, anche se era l'unico protagonista della seconda guerra mondiale a essere degno di riceverlo. F.D. Roosvelt infatti era morto pochi mesi prima della capitolazione del Giappone e il suo successore, Harry Truman, aveva avuto l'illuminante idea di sganciare due bombe atomiche (3).

Hermann Hesse, che cito come secondo esempio, fu premiato per meriti letterari ma forse di più per i suoi accorati appelli alla pace e al pacifismo (4). O Freunde, nicht diese Töne, “Amici non questi accenti” urlava ai suoi compatrioti in una lettera scritta durante la prima guerra mondiale citando il primo verso della corale di Beethoven.

Orhan Pamuk, premio nobel nel 2006 (5), se la passa male dopo la recente sentenza che permette ai turchi intraprendere una denuncia collettiva per danni morali, e questo semplicemente perché ha dichiarato che il suo popolo è reo di aver ucciso più di un milione di persone tra curdi e armeni.

Il nobel a Herta Müller quindi ha il sapore di un proclama politico. Ancora una volta l'Accademia ingnora i nomi famosi per premiare chi, nonostate fosse snobbato dalle Grande Case Editrici (6), ha scritto per denunciare le condizioni disumane in cui ha vissuto il proprio popolo.
Quelli dell'Accademia, in fin dei conti, ci stanno invitando a riflettere sul valore della libertà e ci propongono la lettura di questa scrittrice che non tutti conoscono ma che molti, visto il recente successo al festival di Mantova, apprezzano.


(1). La motivazione ufficiale è: "per la sua padronanza delle descrizioni storiche e biografiche, nonché per la brillante oratoria in difesa ed esaltazione dei valori umani".

(2). Si parla di un carteggio in cui Churhill prometteva a Mussolini parte della Francia e dei territori in Africa in cambio di favori diplomatici.

(3). La candidatura al premio nobel per la pace di Josef Stalin era motivata dal fatto che "aveva aiutato a liberare l'europa dal nazifascismo". Chi ha avuto questa infelice uscita forse non si ricordava, tra le altre cose, il patto Molotov-Ribbentrop e che quindi Stalin era una delle cause dell'inizio della seconda guerra mondiale. Darglielo sarebbe stato un interessante caso di sindrome di Münchhausen per procura.

(4). Tesi non confermata ma letta in alcune biografie. La motivazione ufficiale è: "per la sua forte ispirazione letteraria coraggiosa e penetrante esempio classico di ideali filantropici ed alta qualità di stile".

(5). Motivazione ufficiale: "che nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture".

(6). L'avevo anticipato (profeticamente) in un precedente post! Questa vittoria servirà a dare sostegno alla piccola casa editrice italiana Keller che sta festeggiando la vittoria brindando a chinotti.

lunedì 12 ottobre 2009

Aggiornamenti del blog, l'universo e tutto quanto


Ho approfittato del week end per compiere qualche piccola modifica al blog. Finalmente ho deciso come utilizzare il menù principale (quello in alto), che poi era il motivo fondamentale per il quale ho scelto questo template meno bloggoso piuttosto che altri.
Quindi dovrebbe essere cliccabile la scritta "Recensioni" che porta direttamente al post che precede questo.
Piccolo appunto: recensione è una parola grossa e forse inopportuna, ma sintetizza bene quello che contiene la pagina. Avrei voluto chiamare questa sezione "Consigli di lettura" però:

1- La dicitura è troppo lunga.
2- Potrebbe capitare che mi viene voglia di sconsigliare un libro anche se la maggior parte delle volte lascerò al silenzio ogni giudizio negativo (Questa frase la disse Herman Hesse, ma non ho voglia di controllare la fonte).

Non ho la presunzione né la pretesa di scrivere recensioni "professionali", qualsiasi cosa questo voglia dire, e neanche troppo puntigliose. Ultimamente ci si è fatta l'idea errata che per parlare di un libro bisogna avere chissà quali competenze. In realtà non è così: chiunque può parlare di un libro e può criticarlo utilizzando gli strumenti culturali di cui è in possesso.
Io utilizzerò i miei e cercherò di consigliare i libri che vorrei condividere con voi (Anobii non mi è mai interessato).
Nel menù aggiungerò altre opzioni, ma non so bene quali. Una riguarderà senz'altro la scrittura e l'editoria. Non è un'idea originale, ma le chiavi di ricerca indicano che questi argomenti sono molto richiesti quindi...

Ogni tanto poi rileggo i vecchi post e li correggo. Be', capita anche ai peggiori di sbagliare.

Bene, il post finisce qui. I prossimi aggiornamenti parleranno del nobel della letteratura,di Ebook e di chissà cosa. Poi un giorno tornerò a parlare anche di quello che scrivo, ma dato che non lo faccio più spesso sarà un evento raro.
A tal riguardo il romanzo della fenice è al capitolo 19. Avrei dovuto terminarlo al 20 ma ho aggiunto una sottotrama che rende la seconda parte più avventurosa e permette di risolvere meglio il finale. Una sottotrama molto alla Goonies, devo ammettere. Ho deciso anche il nuovo titolo, ma lo terrò per me adesso.

Poi... che altro dire?
42